Un nuovo partner in Africa: l’Angola

Un nuovo partner in Africa: l’Angola

dal   17-04-2014  al  17-04-2014
Tipologia: Fiere
Focus: Italia Angola

Si è concluso nei giorni scorsi il Business Forum Italia - Angola, un evento ospitato dalla città di Torino e organizzato in collaborazione con l’Ambasciata dell’Angola, l’Unione Industriale di Torino,  Assafrica e i Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico. Un’occasione per presentare agli imprenditori italiani le potenzialità del mercato angolano, a molti ancora poco note.

Il Forum ha visto la partecipazione di vari Ministeri, Camere di Commercio, Banche varie  e Istituzioni ed esperti del settore che hanno presentato alla platea le prospettive di collaborazione e d’affari in diversi settori del Paese angolano. Non più e non solo petrolio, ma anche settori legati all’agro-industria, alle infrastrutture, alla logistica, al trasporto, ai servizi e al turismo

L’Angola, prossima ai festeggiamenti per i suoi 40 anni di indipendenza dal Portogallo, si presenta oggi con un’economia e un quadro politico mutati. Gli idrocarburi rappresentano ancora la fonte principale di ricchezza, insieme ai diamanti. Oggi l’Angola è il primo produttore di petrolio in Africa Sub-Sahariana, con una produzione che negli ultimi vent’anni si è quadruplicata. Il picco nella produzione di petrolio è stato raggiunto, in particolare, nel 2008, con 2 milioni di barili al giorno. Ovviamente anche la stabilità politica ha reso il clima economico più favorevole agli investimenti. Dal 2008 il PIL dell’Angola è cresciuto a un tasso medio del 15% e nel 2013 dell’8%

Tuttavia il Governo angolano sta cercando di diversificare l’economia, agevolando soprattutto gli investitori stranieri, i quali godono di un’esenzione fiscale per quindici anni. Proprio durante il Forum, il Ministro dell’Economia, Abraão Gourgel, ha annunciato una serie di riforme volte a snellire la burocrazia ed avviare diversi progetti. Circa 18 miliardi di dollari saranno destinati a progetti in ambito idrico, 2,8 miliardi nell’agroalimentare, 24,4 miliardi per la realizzazione di infrastrutture, per la logistica e per i trasporti, 6,3 miliardi per l’edilizia abitativa. Inoltre, lo Stato premierà gli investimenti fatti in zone meno agiate, infatti più ci si allontanerà da Luanda, capitale e principale città dell’Angola, e maggiori saranno i finanziamenti e gli incentivi disponibili per il proprio insediamento.

E i rapporti con l’Italia?

Le relazioni tra i due Paesi sono ottime, i due mercati sono complementari, da un lato, in Angola, abbiamo ricchezze e materie prime in abbondanza, dall’altro, in Italia, abbiamo know-how e competenze. Nel grafico seguente si illustra una panoramica sulle esportazioni e sulle importazioni dall’Italia che risultano in netto miglioramento e in crescita nel tempo. 

Grafico 1

Esportazioni e Importazioni dall’Italia. In milioni di euro

grafico

Fonte: Elaborazione a cura di Exportiamo su dati de Il_Sole_24_Ore del 09/04/2014

Le criticità non mancano. L’Angola non ha ratificato al momento alcun trattato contro le doppie imposizioni e la burocrazia, in attesa che i programmi per snellirla vengano attuati, costituisce ancora un ostacolo. Inoltre Luanda resta una delle città più care al mondo, insomma un Eldorado che può spaventare se colti impreparati.

Per ulteriori informazioni consulta anche la scheda paese Angola, nell’area download potrai scaricare diversi documenti sul rischio paese, sul doing business e sulla normativa per gli investimenti privati. 

 

Fonte: rielaborazione dati da IlSole24Ore; CommercioEstero; Ambasciata d’Angola in Italia  

 

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