Si è concluso nei giorni scorsi il Business Forum Italia - Angola, un evento ospitato dalla città di Torino e organizzato in collaborazione con lAmbasciata dellAngola, lUnione Industriale di Torino, Assafrica e i Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico. Unoccasione per presentare agli imprenditori italiani le potenzialità del mercato angolano, a molti ancora poco note.
Il Forum ha visto la partecipazione di vari Ministeri, Camere di Commercio, Banche varie e Istituzioni ed esperti del settore che hanno presentato alla platea le prospettive di collaborazione e daffari in diversi settori del Paese angolano. Non più e non solo petrolio, ma anche settori legati allagro-industria, alle infrastrutture, alla logistica, al trasporto, ai servizi e al turismo.
LAngola, prossima ai festeggiamenti per i suoi 40 anni di indipendenza dal Portogallo, si presenta oggi con uneconomia e un quadro politico mutati. Gli idrocarburi rappresentano ancora la fonte principale di ricchezza, insieme ai diamanti. Oggi lAngola è il primo produttore di petrolio in Africa Sub-Sahariana, con una produzione che negli ultimi ventanni si è quadruplicata. Il picco nella produzione di petrolio è stato raggiunto, in particolare, nel 2008, con 2 milioni di barili al giorno. Ovviamente anche la stabilità politica ha reso il clima economico più favorevole agli investimenti. Dal 2008 il PIL dellAngola è cresciuto a un tasso medio del 15% e nel 2013 dell8%.
Tuttavia il Governo angolano sta cercando di diversificare leconomia, agevolando soprattutto gli investitori stranieri, i quali godono di unesenzione fiscale per quindici anni. Proprio durante il Forum, il Ministro dellEconomia, Abraão Gourgel, ha annunciato una serie di riforme volte a snellire la burocrazia ed avviare diversi progetti. Circa 18 miliardi di dollari saranno destinati a progetti in ambito idrico, 2,8 miliardi nellagroalimentare, 24,4 miliardi per la realizzazione di infrastrutture, per la logistica e per i trasporti, 6,3 miliardi per ledilizia abitativa. Inoltre, lo Stato premierà gli investimenti fatti in zone meno agiate, infatti più ci si allontanerà da Luanda, capitale e principale città dellAngola, e maggiori saranno i finanziamenti e gli incentivi disponibili per il proprio insediamento.
E i rapporti con lItalia?
Le relazioni tra i due Paesi sono ottime, i due mercati sono complementari, da un lato, in Angola, abbiamo ricchezze e materie prime in abbondanza, dallaltro, in Italia, abbiamo know-how e competenze. Nel grafico seguente si illustra una panoramica sulle esportazioni e sulle importazioni dallItalia che risultano in netto miglioramento e in crescita nel tempo.
Grafico 1
Esportazioni e Importazioni dallItalia. In milioni di euro
Fonte: Elaborazione a cura di Exportiamo su dati de Il_Sole_24_Ore del 09/04/2014
Le criticità non mancano. LAngola non ha ratificato al momento alcun trattato contro le doppie imposizioni e la burocrazia, in attesa che i programmi per snellirla vengano attuati, costituisce ancora un ostacolo. Inoltre Luanda resta una delle città più care al mondo, insomma un Eldorado che può spaventare se colti impreparati.
Per ulteriori informazioni consulta anche la scheda paese Angola, nellarea download potrai scaricare diversi documenti sul rischio paese, sul doing business e sulla normativa per gli investimenti privati.
Fonte: rielaborazione dati da IlSole24Ore; CommercioEstero; Ambasciata dAngola in Italia