I comparti dell arredo made in Italy, puntano diritti sull Asia orientale, alla Cina per essere precisi. Come abbiamo già sostenuto in un recente articolo (Export legno-arredo, Usa e Russia spingono il Made in Italy), ad oggi, l arredamento rappresenta 2/3 del mercato globale, sviluppato in particolare dal comparto legno-arredo. E questo nonostante nel 2013 i consumi interni siano calati (-7,5% a 9,7 miliardi) a causa dell’ attenuazione dell import (-2,3% a 2,8 miliardi). Per quanto riguarda lexport, invece, nel 2013 il trend è stato positivo e ha registrato un +2,5% rispetto all anno precedente per un valore complessivo di 10,8 miliardi. Nonostante gli andamenti negativi sui fatturati, il comparto più stabile risulta essere quello delle cucine dove al progresso della domanda hanno contribuito in maniera particolare il Regno Unito (+80,4%), gli Stati Uniti (+48%) e la Turchia (+41,9%).
Il successo delle esportazioni è avvenuto in maniera differenziata, a secondo dei paesi di destinazione. Vi spieghiamo come. Se in Francia (-2,9%) e in Germania (-2,1%) le esportazioni di tutti i comparti arredamento hanno avuto un trend negativo, sono invece cresciute le vendite verso la Russia (+7,1%), gli Stati Uniti (+12,2%), il Regno Unito (+3,2%) e la Svizzera (9,7%). Ma il progresso più ampio è avvenuto proprio nel Paese maggiore produttore ed esportatore di mobili e di articoli di arredamento a livello globale: la Cina (+18%). Questo è un dato molto interessante che afferma come il Paese del Dragone, che ha raggiunto nel 2012 un fatturato di 183 miliardi di dollari con una crescita annua del 16% , sia deciso a puntare sempre di più sulla qualità e la cura dei dettagli, propri dell artigianato made in Italy.
Fonte: rielaborazione dati da Affari&Finanza