Secondo gli ultimi dati del centro studi Cosmit/FederlegnoArredo, nel 2013 si è registrato un fatturato alla produzione nell ordine di 27,4 miliardi di euro, in calo del 2,3% rispetto al 2012. Ma il confronto sarebbe stato più penalizzante senza il contributo dell export, risultato in crescita del 2,4% a quota 12,7 miliardi. Tanto che il suo peso è salito nel corso degli ultimi dodici mesi dal 43,9% al 46,4% del fatturato globale. Questo è stato possibile grazie ad un comparto che ha saputo tenere il passo dell innovazione, sviluppando negli anni un valore del made in Italy che ormai è riconosciuto a ogni singolo angolo del Globo come sinonimo di qualità.
Il risutato è stato un interesse crescente per i nostri prodotti soprattutto da parte dei paesi emergenti. E il caso della Russia, che nel 2013 ha importato dall Italia 874,2 milioni di euro di prodotti riconducibili al macrosistema arredamento, facendo registrare un progresso del 9,5% rispetto allanno precedente. Unaltra spinta al progresso dellexport dei prodotti dellarredamento arriva anche dagli Stati Uniti (+11,6% nel 2013 rispetto al 2012), che da diversi anni rappresenta una delle destinazioni privilegiate per le imprese italiane del legno-arredo. Queste ultime, nonostante abbiano nella maggior parte dei casi dimensioni contenute, riescono a competere grazie alla qualità del prodotto e flessibilità dell offerta oltre che alla capacità di fare rete nell aggredire i mercati più lontani.
Fonte: rielaborazione dati da Affari&Finanza