La crisi viene superata meglio dalle imprese che innovano. E’ questo un dato ormai consolidato. Ma la sola innovazione non basta, bisogna puntare strategicamente su più leve.
A tale proposito, l’ISFOL - Istituto per la Formazione professionale dei Lavoratori, ha condotto un’analisi sulle relazioni tra l’innovazione di processo* e di prodotto* e l’innovazione legata allo sviluppo delle risorse umane.
Analizzando il grafico che segue, notiamo che il 38.8% delle imprese che hanno realizzato innovazione di prodotto, ha investito anche in formazione, mentre il 19.7 non lo ha fatto. Il 36% delle imprese che ha introdotto modelli innovativi nell’organizzazione ha anche investito nella formazione, contro il 14.6%. Insomma è abbastanza evidente che le imprese che hanno non solo introdotto delle innovazioni, ma hanno anche formato il personale, sono più competitive a livello nazionale e internazionale e, soprattutto, rispondono meglio ai periodi di crisi.
Di fondamentale importanza per creare innovazione, risulta l’alleanza con altre imprese, ad esempio attraverso i contratti di rete. Questi ultimi sono validi strumenti per superare da un lato il limite dimensionale delle imprese italiane nel confronto col mercato globale e, dall’altro, aiutano la diffusione delle capacità innovative dei singoli.
Tra gli obiettivi più ricorrenti nella costituzione di reti vi è proprio l’innovazione e la formazione.
Fonte: rielaborazione dati da ISFOL.
* innovazione di prodotto: riguarda l’introduzione di un nuovo bene o servizio.
* innovazione di processo: introduzione di un nuovo metodo di produzione o distribuzione.