Che i BRICS abbiano rallentato la loro corsa lo si è detto e visto da più parti. Molte analisi hanno però accentuato questo rallentamento mettendo in discussione addirittura la possibilità di business in tali paesi. Alcuni paesi facenti parte dei BRICS, in particolare Brasile, India, Sudafrica, insieme ad altri paesi quali Argentina, Indonesia e Turchia hanno dovuto adottare delle misure economiche, anche abbastanza drastiche, per rassicurare il mercato. In generale questa è stata la risposta al cambio di strategia nella politica monetaria americana che, riducendo gli stimoli monetari (attraverso l’acquisto di bond e treasury), il cosiddetto tapering*, ha messo in difficoltà tali economie.

Economie queste importanti per le sorti dell’economia mondiale, pesando in totale per circa un ottavo del PIL mondiale e contribuendo per un quarto alla sua crescita dal 2009. 

Ciò che preoccupa è l’inflazione, da tenere in costante osservazione. In Argentina, ad esempio, dove molte transazioni avvengono in dollari, nel 2013 si è parlato di un tasso pari al 25%, anche se ridimensionato dalle autorità ufficiali. Anche in Brasile l’inflazione resta sotto controllo, anche se in questo caso la crescita del PIL fa ben sperare. Dobbiamo attendere le elezioni per avere anche una situazione politica più stabile. In Turchia a breve ci saranno le elezioni politiche, qui tuttavia la crescita economica resta alta e anche in questo caso, come per i precedenti paesi, resta il problema inflazione, al quale le autorità non hanno saputo dare una rapida risposta. Va un pò male per l’India, crescita bassa e inflazione alta, un mix che di sicuro non aiuta la lotta alla povertà dilagante nel paese. L’Indonesia, il più grande paese musulmano al mondo, ha conosciuto una brusca frenata nella crescita economica, nonchè un peggioramento del deficit commerciale. Qualche segnale positivo di ripresa potrà venire dalle elezioni presidenziali del prossimo luglio. Infine, il Sudafrica, il cui PIL nel 2014 dovrebbe crescere a un ritmo del 2.8%, è già entrato di diritto tra i BRICS e aspira a mantenere il suo status di economia stabile e matura, nonchè locomotiva dell’Africa. 

Insomma, questa panoramica non deve spaventare, anzi. Questi paesi, come molti altri, presentano ancora un grande deficit in servizi, beni, infrastrutture che vanno colmati, così come richiedono  lo sviluppo di grandi progetti. Ci sono molti spazi per le nostre imprese in svariati settori. Ciò che è bene fare prima di iniziare il grande passo è effettivamente imparare a conoscere il paese target, nei sui lati positivi e negativi, senza rischiare di avere brutte sorprese in seguito. Poi, i ritorni sono più che assicurati. 

 

 

*tapering: progressiva riduzione da parte della Federal Reserve degli stimoli monetari con cui ogni mese la banca centrale USA immette liquidità nel sistema. Lo scorso dicembre la Fed ha annunciato il suo primo rallentamento a cui ha fatto seguito il secondo a gennaio, riducendo gli stimoli a 65 miliardi di dollari. 

 

Fonte: rielaborazione dati da LINKIESTA. 

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