Sono ovunque, in ogni settore, difficile da evitarle e complicato combatterle. Sono le contraffazioni, il falso Made in Italy, che dall’abbigliamento all’agroalimentare colpisce tutti e smascherarle diventa l’obiettivo da perseguire. Oggi in Italia si produce il 70% dei prodotti alimentari che si consumano. Viene importato il 40% di latte e carne, il 50% di grano tenero destinato al pane e il 40% di grano duro destinato alla pasta. Siamo autosufficienti solo per l’ortofrutta, il vino e il pollame.
Nel 2012 sono stati sequestrati ben 28 mila tonnellate di prodotti per un valore complessivo di oltre mezzo miliardo di euro. E all’estero? Secondo la Coldiretti tre prodotti su quattro sono falsi Made in Italy. E questo mercato delle imitazioni vale ben 50 miliardi di euro. Insomma da un lato c’è il rischio che si radichi sulle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie quote di mercato alle nostre aziende, dall’altro, ovviamente, sono i consumatori, nazionali e stranieri, che ne risentono perchè vittime di frodi alimentari.
Ecco perchè bisogna investire sulla tracciabilità, sulle certificazioni, sulle garanzie igienico-sanitarie. Ed ecco che nasce una vera e propria carta d’identità dell’olio d’oliva extravergine, ad opera dell’UNASCO - Associazione delle Organizzazioni Produttori Olivicoli. Vi aderiscono su tutto il territorio nazionale 30 realtà, rappresentative di ben 200mila olivicoltori. E la carta d’identità nasce da un progetto cofinanziato dall’Unione Europea e dal Mipaaf (Ministero Potiche Agricole), un sistema che controlla tutto il processo produttivo, dal campo alla bottiglia.
Anche voi potete scoprire direttamente se il vostro olio è Made in Italy o meno, inserendo il codice presente in etichetta sul sito che segue –> OLIO ITALIANO
Fonte: rielaborazione dati da AISE.