Si è svolto qualche giorno fa a Roma la 1a edizione di Matching Italia-Turchia. L’evento ha visto la partecipazione di un folto numero di imprese turche e controparti italiane. Tante le occasioni di business e incontri b2b. Un incontro che ha voluto mettere a confronto due sistemi imprenditoriali, economici e finanziari complementari, ovvero Italia e Turchia.
Si sono alternati nella sessione plenaria diversi interventi, Aurelio Regina, Presidente di Network Globale oltre che vicepresidente di Confindustria ha sottolineato la necessità di un rafforzamento dei rapporti tra i due paesi. Oggi l’Italia rappresenta il 4° partner commerciale della Turchia con un interscambio di oltre 21 miliardi di dollari e più di 1100 imprese italiane sono ad oggi inserite nel tessuto imprenditoriale turco. Per i prossimi tre anni si stima che la Turchia cresca del 5.2% annuo. Tanti i settori su cui puntare: energia, infrastrutture, energie rinnovabili.
E’ stata poi la volta del Presidente Rifat Hisarciklioglu, Unione Camere di Commercio turche - TOBB, che ha ricordato in particolare l’area geostrategica in cui è situata la Turchia. Investire qui significa di fatto investire e cogliere le opportunità provenienti dai Balcani, dal Medio Oriente e dall’Asia, facendo di Ankara un vero e proprio hub per le proprie attività commerciali.
D’altro canto far crescere gli investimenti turchi in Italia non è impresa semplice. Il vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha sottolineato che per ora tali investimenti sono 43, ancora pochi ma ben qualificati. Ciò che lamentano gli imprenditori turchi è la difficoltà nell’ottenere il visto di ingresso e un ambiento molto protezionistico. Infatti, non essendo parte dell’Unione Europea, la Turchia è esclusa dai vantaggi del libero scambio. A questo proposito, il Ministro degli Esteri, Emma Bonino ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere la candidatura della Turchia nell’Unione Europea, cercando di velocizzare il processo di adesione stesso.
Insomma gli interventi sono stati tutti interessanti e volti a sottolineare le opportunità da ambo i paesi in diversi settori. I diversi workshop hanno infatti riguardato in particolare le energie e le energie rinnovabili e le infrastrutture. Nel primo campo tanti sono gli investimenti effettuati soprattutto nell’eolico e nel geotermico. C’è in cantiere un progetto relativo alla costruzione del più grande impianto geotermico dell’Europa. Enel Green Power è già presente in Turchia occupandosi anche di biomasse, idroelettrico, solare. Nelle infrastrutture ci sono altrettanti progetti interessanti per le imprese italiane, ad esempio: il nuovo tunnel che collegherà l’Europa all’Asia; la Galleria dell’Eurasia; il ponte sul Bosforo; il terzo aeroporto di Istanbul; l’ammodernamento della rete ferroviaria; la costruzione di ospedali e autostrade, solo per citarne alcuni.
Ci si aspetta ora un ritorno interessante in termini di accordi e partnership tra le pmi italiane e turche, sperando che la seconda edizione del Maching possa raccontare più esperienze di business e più progetti realizzati.
Fonte: dati tratti dal Convegno “Matching Italy-Turkey”, Roma, 30/01/2014.