Buone notizie in arrivo..per le imprese italiane. La ripresa è lenta ma c’è e a guidarla sono le Medie Imprese, che resistono alla crisi, mantengono la loro competitività e si fanno strada all’estero.
Il rapporto di Unioncamere, in collaborazione con Mediobanca, come ogni anno illustra i risultati delle indagini condotte sulle medie imprese industriali italiane, analizzando dati desunti dai bilanci delle stesse.
L’internazionalizzazione ha innescato ormai in queste imprese un circolo virtuoso, più si internazionalizzano e più si presentano solide finanziariamente e in grado addirittura di trainare le piccole, o almeno è quello che l’Italia intera si augura. C’è di fatto ancora un grande divario tra medie e piccole imprese export-led. Le prime raggiungono un più consistente 46,7%, mentre le seconde solo un 24,8%.
Sono in totale 3.594 imprese analizzate; la regione più densamente popolata di medie imprese è la Lombardia (31%). L’attività prevalente riguarda i settori tipici del Made in Italy, ovvero la meccanica con il suo 33,4%, l’alimentare 19,4%, seguono il chimico e il farmaceutico (13,2%). Sempre secondo i dati riportati dal dott. Mauriello del Centro Studi Unioncamere, come mercati di sbocco l’Unione Europea conta sempre meno, mentre si fanno sempre più strada gli emergenti. +9 punti % è il saldo positivo tra imprese che prevedono un aumento e imprese che prevedono una diminuzione dell’export nell’anno in corso. La “corsa” delle medie imprese verso i mercati extra-UE si deve soprattutto a dei vantaggi competitivi diversi dai classici. Non più, o non solo il prezzo, ma una qualità di prodotti/servizi offerti elevati, un design sofisticato, flessibilità, immagine e marchio. Non è di certo un caso che la domanda per i beni Made in Italy sia in costante crescita. Insomma per usare le parole del dott. Mauriello le imprese nostrane sono ancora “artigiani industriali che vanno in giro per il mondo”.
Si può fare di più, sempre! Infatti è stata osservata una forte correlazione tra l’export e la rete internet. L’83% ha un sito web per lo più usato come vetrina, il 33% utiliza i social, solo il 18% realizza campagne di marketing online, mentre un risicato 8% fa e-commerce. Ci sono dunque spazi molto ampi di sviluppo per le imprese da cogliere quanto prima.
Per ulteriori approfondimenti consultate il sito di UNIONCAMERE.
FONTE: dati tratti dal Rapporto di Unioncamere “Le medie imprese industriali italiane”, presentato a Roma in data 7/11/2013.