Gli emergenti che contano!

Gli emergenti che contano!

dal   07-11-2013  al  07-11-2013
Tipologia: Fiere

L’UNCTAD - United Nations Conference on Trade and Development ha pubblicato qualche giorno fa un Report sugli investimenti diretti esteri (IDE*). “Global Investment Trends Monitor”, questo il titolo del rapporto che evidenzia l’andamento dei flussi globali nella prima metà del 2013. 

Quali le novità? Bene, iniziamo subito col dire che lo scenario geopolitico è sempre in continua trasformazione e, anche se più del 60% dei flussi sono diretti verso le economie emergenti o in via di sviluppo, queste ultime risentono anch’esse di crisi e crolli economici, che di fatto modificano lo scacchiere internazionale.

Il flusso verso le economie avanzate è nettamente diminuito, nonostante un Regno Unito che ha fatto registrare numeri da record (75 miliardi di dollari) ma soprattutto spodestando paesi quali Hong Kong e Stati Uniti. L’area latino americana ha risentito del crollo del Cile, anche se in generale resta comunque una regione altamente attrattiva, grazie alle acquisizioni fatte nei Caraibi (82%) e in America Centrale (109%), raggiungendo i 165 miliardi di dollari. Nel primo caso sono le Isole Vergini, nel secondo il Messico a trainare gli IDE. Anche i paesi emergenti asiatici hanno registrato un leggero declino. Nei primi sei mesi del 2013 i flussi totali hanno toccato i 192 miliardi di dollari, 5% in meno rispetto allo stesso periodo del precedente anno, dovunto principalmente ad un rallentamento delle economie dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del SudEst Asiatico). Ovviamente parliamo sempre di cali relativi, dato che quest’area continua (soprattutto con la ripresa cinese) ad attrarre la magior parte degli IDE.

Infine l’Africa. In particolare il Nord Africa e l’Africa Meridionale hanno registrato tassi di crescita positivi. Tuttavia nel complesso c’è stata una frenata (-5%) nei primi sei mesi del 2013, rispetto allo scorso anno.  

Secondo l’UNCTAD assisteremo ad un graduale miglioramento a partire dal 2014, in Europa e negli Stati Uniti, grazie soprattutto ad una crescita sostenibile e ad una più alta consumer confidence. 

 

Fonte: dati tratti dall’UNCTAD, vi consigliamo il download del Rapporto completo.

*IDE: Investimenti Diretti all’Estero (Foreign Direct Investment) sono investimenti internazionali volti all’acquisizione di partecipazioni ‘durevoli’ (di controllo, paritarie o minoritarie) in un’impresa estera (mergers and aquisitions) o alla costituzione di una filiale all’estero (investimenti greenfield).

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