Il mercato del lusso, parliamo di quello europeo, nel 2013 è entrato sempre più nel cuore, e nelle tasche, di giapponesi, americani, asiatici. L’Italia si classifica al 3° posto, tra i mercati mondiali del luxury, dopo Usa e Giappone, ma prima di Francia e Cina. Purtroppo il nostro bel paese deve scontare la sua moneta forte, che se per molti versi può essere un bene, per chi esporta al di fuori dell’Unione, in realtà non lo è. Di fatto è stato presentato il risultato della ricerca condotta dalla Fondazione Altagamma e le aziende del lusso risentono del cambio con yen e dollaro. Tuttavia parliamo di un mercato che è rimasto quasi immune ad ogni crisi.

Andrea Illy, Presidente di Fondazione Altagamma ha aperto così l’Osservatorio Altagamma 2013: “Valorizzare il ‘Made In’ in ogni sua espressione è indispensabile per la nostra competitività globale e peraltro le imprese di alta gamma esportano in percentuale il doppio delle altre imprese nei vari settori di riferimento. Si tratta dunque di patrimoni creativi, culturali e imprenditoriali da salvaguardare in un’ottica di sistema. Il progetto di un brand per Milano è coerente con questo approccio e testimonia l’efficacia di una collaborazione fra pubblico e privato, fra associazioni e fra imprese”. 

Milano si pone come vetrina della produzione creativa nazionale e si posiziona tra le prime 10 città per shopping di alta gamma, dove gli acquisti di beni di lusso hanno toccato i 5 miliardi. 

E i consumi cresceranno ancora nel 2014! Il mercato asiatico, ma anche le Americhe e il Medio Oriente riprenderanno la loro velocità di crescita. Il canale retail resta il più performante con gli outlet e l’online che la fanno da padrona. 

 

FONTE: dati eleborati da Moda24 de IlSole24Ore; Fondazione Altagamma.

 

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