Perché una corretta gestione della Supply Chain rappresenta uno dei primi passi per garantire l’efficienza della catena di distribuzione e assicurare continuità al proprio business? Quali sono le principali aree di rischio interne ed esterne alla supply chain da monitorare per evitare l’interruzione degli approvvigionamenti?

Circa la metà delle forniture critiche per l’industria italiana è oggi ad alto rischio geopolitico o climatico: l’instabilità politica, che può compromettere in modo incisivo le relazioni commerciali estere, e i rischi di produzione, responsabili di temporanee indisponibilità di componenti e generatori di eventuali costi extra, rappresentano infatti solo alcuni dei fenomeni che possono comportare l’interruzione degli approvvigionamenti.

Dall’insorgere della pandemia, inoltre, il mondo continua ad essere oggetto di grandi trasformazioni e teatro di nuovi scenari geopolitici ed economici. Per le imprese italiane, soprattutto PMI, è perciò essenziale: acquisire le conoscenze necessarie per ridurre la loro esposizione ai fenomeni che potrebbero rallentare i processi di approvvigionamento; dotarsi delle strategie utili per posizionarsi nelle supply chains globali e cogliere le opportunità delle transizioni digitale e green.

L’accesso alle risorse e la sostenibilità risultano infatti particolarmente centrali per la resilienza del nostro Paese e dell’UE, soprattutto a seguito delle fragilità che la pandemia ha fatto emergere, rafforzando l’urgenza di garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile nelle catene globali del valore.
A tal fine, è pertanto necessario promuovere l’estrazione, la lavorazione e il riciclo di materie e prodotti critici, nonché rafforzare le relazioni commerciali e di investimento con quei Paesi che condividono gli stessi principi. 
 

Il prossimo giovedì 25 gennaio, dalle ore 11.00, si terrà presso Sala Conferenze di SACE - Piazza Poli 37/42 - Roma, l’evento “Prevenire i rischi delle supply chain europee: come garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile nelle catene globali del valore”. L’incontro, promosso da SACE e dall’Associazione Italiana degli Acquisti e del Supply Management (ADACI), ha come obiettivo quello di fornire alle aziende italiane gli strumenti utili a prevenire i rischi delle catene di fornitura, nonché  approfondire le strategie che imprese del settore della meccanica, agroalimentare, ICT e beni strumentali hanno introdotto per mitigare gli effetti negativi sulla supply chain, conseguenti a, tra l’altro, della pandemia, del conflitto Russia – Ucraina e dell’aumento del costo dell’energia. 

Per i partecipanti in presenza all’evento, seguirà una parte riservata per approfondimento e discussione.

Programma

10.30 Procedure di registrazione e welcome coffee 
 
11.00 Saluti Iniziali
  • Ida D’Amora, Head of Procurement, SACE
  • Fabrizio Santini, Presidente Nazionale Adaci e Amministratore Unico Adaci Formanagement
  • Paolo Marnoni, Consigliere Sezione Centro Sud
 
11.15 Macrotrend 2024 per le filiere strategiche
Ivano Gioia, Manager Ufficio Studi, SACE
 
11.30 Panel I - Il punto di vista degli esperti
  • Federica Dallanoce, Vice - Presidente Nazionale e Segretario Generale Adaci
  • Giovanni Baruffini, CEO Niuma
  • Mercitalia Logistics (TBC)
 
11.55 Panel II - Il punto di vista delle aziende
  • Federico Buiatti, Supply Chain & ABS Service Business Development Director
  • Giampiero Carozza, CPO Gruppo Amadori
  • Fabio Innocenti, Manufacturing Sourcing & Vendor Management Sr Consultant, Procurement, Eli Lilly
 
12.20 Panel II - Il punto di vista delle istituzioni finanziarie
  • Ida D’Amora, Head of Procurement, SACE
  • Maurizio Petronzi, Head of Procurement & Operations at Cassa Depositi e Prestiti
 
  • 12.40 Q&A 
  • 13.00 Chiusura lavori
 

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