Si terrà il prossimo 28 ottobre a Firenze il Roadshow ”Cooperazione allo sviluppo dell’UE: nuovi trend ed opportunità per le imprese italiane” - Focus Nigeria, organizzato da Confindustria Toscana.

L’iniziativa prosegue dopo la prima tappa trevigiana dedicata all’Etiopia, per informare il Sistema associativo sugli strumenti ed i finanziamenti a disposizione delle imprese sui mercati di maggiore interesse nel continente africano, selezionati tenendo conto delle proiezioni di crescita dei singoli mercati, delle allocazioni di budget dell’UE e delle priorità segnalate dal nostro sistema associativo nell’ambito dell’ultima indagine internazionale.

Prima Economia dell’Africa occidentale, la Nigeria è il secondo partner commerciale dell’Italia in Africa sub-sahariana. La sua performance economica è positiva e sostenuta dagli aumenti nella produzione nazionale di greggio. Un ulteriore contributo alla crescita deriva dai servizi - in particolare telecomunicazioni, edilizia e agricoltura – che rappresenterà un vero e proprio driver di crescita nei prossimi anni.

Durante il pomeriggio di lavoro, verranno illustrate le opportunità di business – commerciali e di investimento – in Nigeria, e gli strumenti messi a disposizione dalla Cooperazione UE in quel mercato. Inoltre, verranno approfonditi i meccanismi di funzionamento generale della Cooperazione allo Sviluppo dell’UE, in modo da fornire ai partecipanti informazioni e strumenti utili ad affrontare anche altri mercati di loro interesse, al di là del focus specifico della singola tappa.

L’Unione europea (UE) si è infatti dotata di un budget di 82,3 miliardi di euro per programmi di cooperazione internazionale per il periodo 2014-2020, di cui 512 milioni destinati a progetti in Nigeria. L’UE sta inoltre rafforzando il proprio ruolo nel facilitare l’impegno delle imprese a favore dello sviluppo, destinando una sempre maggiore percentuale di fondi a strumenti finanziari quali prestiti, garanzie, strumenti di condivisione dei rischi, strumenti di equity o quasi equity. Uno dei principali obiettivi di questi strumenti è quello di sbloccare investimenti privati dimostratisi finanziariamente sostenibili, ma che non trovano sufficienti finanziamenti sul mercato.

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