Sentiamo sempre più spesso parlare di finanziamenti da parte dell’Unione Europea, di stanziamenti di fondi per le PMI, di programmi il cui obiettivo é sostenere le imprese. Tuttavia non sempre l’accesso all’informazione risulta essere così immediato e proliferano siti, articoli e blog che spiegano come accedere a tali finanziamenti, spesso però anche in contraddizione tra loro, aumentando ancora di più dubbi e perplessità nel lettore.

Facciamo dunque un po’ di chiarezza, anche in vista della nuova programmazione UE in arrivo.

L’Unione Europea é diventata ormai il soggetto donatore più impegnato sulla scena internazionale. Tre sono le priorità che intende soddisfare nel medio periodo: elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. In linea con la precedente programmazione l’UE ha previsto per il periodo 2014-2020 una nuova linea di finanziamenti, arricchita rispetto al precedente quadro in termini di fondi e di programmi. Analizzeremo in questa occasione i finanziamenti europei a gestione diretta, ovvero quelli erogati direttamente dalla Commissione Europea o dalle sue Agenzie esecutive, tralasciando per ora i finanziamenti europei a gestione indiretta (i fondi strutturali), la cui gestione é affidata ai singoli Paesi della UE.

I fondi a gestione diretta finanziano diversi settori e dunque prevedono programmi tematici, che possono riguardare ad esempio l’ambiente, la ricerca, l’industria, ecc.

Horizon 2020 – Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione

È il programma destinato alla ricerca e all’innovazione, considerate le due leve fondamentali per uscire dalla crisi. Ha un budget complessivo di circa € 80 miliardi e si articola su tre pilastri principali:

1. Eccellenza scientifica: rendere il sistema europeo della ricerca più competitivo a livello mondiale. Budget complessivo = € 24.4 miliardi, suddivisi, come riportato nel grafico 1 che segue, in linee specifiche di attività in materia di scienza e tecnologia avanzate (milioni di euro).

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2. Leadership industriale: accelerare lo sviluppo di tecnologie e di innovazioni per rendere le PMI europee competitive a livello mondiale. Budget complessivo = € 17 miliardi, suddivisi come da grafico 2 (in milioni), in tre obiettivi specifici.

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3. Sfide della Società: diverse sfide in programma per condividere le preoccupazioni dei cittadini della UE. Budget complessivo = €29.7 miliardi per attività legate all’innovazione, come i progetti pilota, i test, le dimostrazioni, la penetrazione sul mercato e si suddivide nelle seguenti linee (grafico 3 – milioni di euro).

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Chi sono i beneficiari? Tutti i soggetti di natura giuridica aventi sede legale in uno degli Stati membri della UE o nei Paesi associati e nella quasi totalità dei Paesi terzi. Occorre formare un consorzio di almeno tre persone giuridiche. Fondamentale il partenariato pubblico-privato. Per ulteriori informazioni visita il sito UE e ricorda che: 1) le proposte vanno presentate prima della scadenza del relativo bando; 2) va presentato tutto online; 3) é necessario avere alla base un’idea particolarmente innovativa.

Sull’argomento vi ricordiamo anche un nostro precedente articolo, cliccando QUI.

 

COSME – Programma per la competitività delle imprese

 

Obiettivo principale del programma é rafforzare la competitività e la sostenibilità delle PMI europee. Le risorse finanziarie destinate a tale programma ammontano a circa € 2,3 miliardi. Anche in questo caso sono previste diverse linee di azione.

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Il primo obiettivo, migliorare l’accesso al credito, non si rivolge direttamente alle singole PMI, ma passa prima attraverso la BEI – Banca Europea degli Investimenti che gestisce due strumenti, uno strumento di garanzia per i prestiti alle PMI fino a € 150 mila e uno strumento di equity per stimolare l’offerta di capitale di rischio e pone l’attenzione a due fasi precise delle PMI, quali la crescita e l’espansione.

Il secondo obiettivo, migliorare l’accesso ai mercati, si avvale della rete Enterprise Europe Network allo scopo di fornire servizi integrati di sostegno alle PMI. Una rete presente in 54 Paesi, che raccoglie più di 590 organizzazioni partner e oltre 3000 professionisti.

Il terzo obiettivo, migliorare le condizioni quadro per la competitività, punta principalmente a identificare e scambiare le best practices a livello europeo al fine di migliorare le policy delle PMI. Ad esempio attraverso i cluster si promuove la competitività e la cooperazione tra le imprese. Ancora le condizioni quadro possono riguardare un settore strategico, come il turismo, puntando sull’incremento della domanda turistica, sulla diversificazione dell’offerta stessa, sulla sostenibilità del settore.

Infine, il quarto obiettivo, promuovere la cultura imprenditoriale, si avvale di una serie di sottoprogrammi che favoriscono l’imprenditorialità, per scambiare esperienze e buone prassi, per facilitare l’avvio o il trasferimento di imprese. È su questa scia che nasce il programma “Erasmus per giovani imprenditori”, un programma di scambio transfrontaliero che offre ai nuovi imprenditori la possibilità di recarsi in un’altra impresa di un altro Paese al fine di acquisire le giuste competenze necessarie per gestire una PMI.

Per saperne di più sul programma COSME e sulle altre azioni attive, visita il sito della UE.

A nostro avviso le PMI possiedono numerosi strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea per far fronte a diverse esigenze. Bisogna saper intercettare il programma adatto e cogliere le opportunità offerte, per andare avanti in un mondo che diventa sempre più agguerrito e competitivo e non ammette ritardi e passi falsi.

 

 

 

Fonte: a cura di Exportiamo, dati tratti dal Convegno “Finanziamenti Europei per le Imprese: i programmi Cosme e Horizon 2020”, 5 novembre 2014, di Francesca D’Agostinoredazione@exportiamo.it

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