Si é da poco concluso il 29esimo Salone del Franchising organizzato da RDS Consulting in collaborazione con Fiera Milano e Assofranchising  interamente dedicato al franchising, all’innovazione nel retail e alle nuove idee per la distribuzione.

I dati della manifestazione

L’edizione del 2014 da poco terminata, ha registrato la partecipazione di 200 brand espositori e segnato un +2% di visitatori, oltre 13.700, rispetto l’edizione dell’anno precedente.

“I numeri delle presenze di questa edizione del Salone Franchising Milano – ha sottolineato Antonio Fossati, presidente di RDS Consulting – confermano la qualità di questo mercato in un difficile periodo storico. Il franchising é al servizio dell’imprenditore e rende più facile avviare un’impresa. Il salone, mai come in questa edizione, é stato una vera e propria piattaforma di rilancio, sia dell’economia, sia del mercato del lavoro per coloro che sono venuti in cerca di un’opportunità “.

Il mercato del franchising in Italia

Malgrado la profonda crisi che ha colpito i consumi negli ultimi cinque anni i fondamentali del Franchising hanno sostanzialmente tenuto, evidenziando un Giro d’Affari per il 2013 pari a circa 23 mld di euro, cresciuto del 5,5% dal 2009 al 2014. Gli addetti sono aumentati del +4,6% ed il numero di Franchisor ha registrato un significativo +14,2%. Purtroppo anche il 2013 ha confermato la grande sofferenza di alcuni settori merceologici come quello Immobiliare (- 120 mln di fatturato, -695 agenzie e -1823 addetti) che non potevano non impattare negativamente sull’intero settore.

In Italia nel 2013 si contano 939 reti (per rete s’intende un brand presente sul territorio con un minimo di tre punti vendita) di cui ben 834 reti italiane (un marchio in più rispetto all’anno precedente), 71 master di Franchisor stranieri (in crescita di 5 unità rispetto al dato 2012) e 34 reti che operano in Italia solo con Franchisee ma con sede legale in un Paese estero (stabili rispetto al dato 2012).

In totale i punti vendita in Italia sono più di 51 mila, danno lavoro a circa 190 mila persone e registrano un giro d’affari di 23,5 miliardi di euro (234 milioni di euro in più rispetto al 2013).

Il franchising italiano all’estero

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Il dato più confortante é sicuramente rappresentato dal numero delle reti italiane presenti all’estero, passato da 135 a 149 con un incremento superiore al 10%, segno che molti operatori guardano oltre confine proponendo format di successo che incontrano le tendenze ed i gusti dei consumatori stranieri.

Tra i brand italiani che tirano di più all’estero e che fanno gola agli imprenditori stranieri ovviamente troviamo le nostre famose 3 effe ovvero fashion, food e forniture. E tra questi il primo posto va al food che durante l’ultima edizione del Salone Franchising Milano ha catalizzato l’attenzione di cinesi e turchi come si evince dalle parole del presidente di RDS, Antonio Fossati: ” La Cina si é concentrata sul food, avviando diversi contatti, alcuni in fase molto avanzata e con tutta probabilità arriverà alla chiusura di una joint venture con un marchio del mondo della gelateria. Anche la Turchia é pronta a fare la sua parte verso lo sviluppo e le acquisizioni di marchi di franchising italiani. Il Paese della mezzaluna ha una forte passione per il Made in Italy, soprattutto per food e abbigliamento, ci sono stati contatti con 30 brand italiani, di cui una ventina molto interessanti”.

E per il futuro?

Dalle parole del Presidente di Assofranchising, Graziano Fiorelli emerge ottimismo: “il settore ha enormi potenzialità di crescita sia in Italia dove é presente una gestione ancora molto tradizionale del commercio che non aiuta gli operatori indipendenti , sia all’estero dove é indispensabile fa rete per essere più competitivi e avere successo”.


 

Fonte: Elaborazione a cura di Exportiamo su dati del Rapporto Assofranchising Italia 2013, redazione@exportiamo.it

 

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