«Nell’ultimo trimestre del 2013 si sono palesati alcuni segnali confortanti di ripresa, tra cui la riduzione del numero totale di disoccupati, e per il 2014 si prevede una crescita del PIL intorno al punto percentuale»
Nel 2013 la Spagna ha registrato una contrazione dell’economia dell’1,2%, un tasso di disoccupazione al 26%, pari a 5.896.300 cittadini senza lavoro, e l’inflazione un tasso medio del +1,4%. In particolare si é percepito un forte calo nei settori immobiliare e dei consumi, trainanti la crescita del Paese tra gli anni novanta ed i primi del 2000. Il settore che ha contribuito maggiormente al PIL é quello dei servizi (71,5%), poi l’industria (15,9%), l’edilizia (7,1%) ed il primario (5,5%). Considerando il tasso di variazione interannuale del PIL, solamente l’agricoltura ha segnato una crescita (+3,9%), mentre c’é stata una contrazione per l’industria (-0,6), i servizi (-0,5) e soprattutto l’edilizia (-9,4%). Il settore dei servizi continua ad assorbire il 75,9% della forza lavoro, poi l’industria (13,5%), l’edilizia (5,9%) e l’agricoltura (4,7%). Nell’ultimo trimestre del 2013 si sono palesati alcuni segnali confortanti di ripresa, tra cui la riduzione del numero totale di disoccupati, e per il 2014 si prevede una crescita del PIL intorno al punto percentuale.
I principali indicatori macroeconomici della Comunità Autonoma di Catalogna si mantengono in linea con quelli nazionali, tranne il tasso d’inflazione (3,5%). Forte di un esteso tessuto imprenditoriale, l’economia della regione contribuisce al PIL complessivo spagnolo per il 20,19%. Secondo i dati previsionali, nel 2013 la media annuale dell’indice di produzione industriale si é attestato al +0,8%. In crescita anche il settore del turismo, con un numero di turisti in ingresso del 13,3% nel IV trimestre. I servizi continuano ad incidere positivamente sul PIL (+1,1%), al contrario del settore agricolo (–5,8%).
Il totale dell’import si attesta a 250,2 miliardi di euro, mentre quello dell’export a 234,2 miliardi di euro.
I principali prodotti importati sono:
- combustibili e lubrificanti (22,6%);
- prodotti dell’industria chimica (13,8%);
- strumenti, componenti ed accessori dell’industria automobilistica (7,7%).
I principali prodotti esportati risultano:
- veicoli di trasporto (13,2%);
- prodotti chimici (12,4%);
- strumenti, componenti ed accessori dell’industria automobilistica (6,6%).
I principali partner commerciali si dividono in Paesi Clienti e Paesi Fornitori.
Nel primo gruppo rientrano:
- Francia (16%);
- Germania (10%);
- Portogallo (7,4%);
- Italia (7%);
- Regno Unito (6,7%);
- USA (3,7%);
- Olanda (2,9%).
Nel secondo sono presenti:
- Germania (11,9%);
- Francia (10,8%);
- Cina (6,9%);
- Italia (5,8%);
- USA (4,8%);
- Olanda (3,9%);
- Regno Unito (3,9%).
La Comunità Autonoma di Catalogna registra un totale import di 61,9 miliardi di euro, ed un fatturato export di 55,7 miliardi di euro.
I principali prodotti importati sono:
- prodotti alimentari e tessili (15,4%);
- macchinari e veicoli (21,3%);
- prodotti chimici (20,8%).
I principali prodotti esportati sono:
- macchinari e veicoli (23,1%);
- prodotti alimentari e tessili (20,9%);
- prodotti chimici (24,1%).
I principali partner commerciali si dividono in Paesi Clienti e Paesi Fornitori.
Del primo gruppo fanno parte:
- Francia (16,7%);
- Germania (11,6%);
- Italia (7,5%);
- Regno Unito (5,7%);
- Paesi Extra-UE (37%).
Nel secondo sono compresi:
- Germania (16,8%);
- Francia (10,3%);
- Italia (7,3%);
- Regno Unito (3,1%);
- Paesi extra-UE (42,1%).
La Spagna sente ancora forte i colpi della crisi, ma inizia a reagire.
Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo.it su dati del “Business Atlas 2014”. Di Barbara Alessandrini, b.alessandrini@exportiamo.it