«Da oltre quattro anni la Grecia sta attraversando un periodo di grave recessione, ma per l’anno 2014 si prevede una lieve ripresa»

La Grecia é tradizionalmente caratterizzata da una sostanziale prevalenza del settore terziario (71%) rispetto all’industria (22%) ed all’agricoltura (7%). In questo settore il Paese é aperto agli investimenti esteri, in particolare nelle attività degli armatori e nel turismo. L’agricoltura, nonostante la contrazione degli ultimi anni, conserva un ruolo importante nella struttura economica nazionale e tra le produzioni più importanti ritroviamo olio, uva, vino ed uva passa di cui la Grecia é il principale produttore al mondo. Nonostante l’esistenza di società di livello mondiale nella produzione di cemento, nella siderurgia, nell’elettronica e nell’energia, il settore industriale rimane costituito per la maggior parte da imprese di piccole dimensioni, oltre il 90% impiega meno di 10 dipendenti, concentrandosi principalmente nei pressi di Atene, Patrasso, Salonicco e Volos. La politica degli incentivi da parte del Governo a favore della decentralizzazione é stata frenata dallo scarso livello di sviluppo infrastrutturale. I settori tradizionali più sviluppati ed efficienti rimangono il tessile, il cuoio, l’alimentare, le bevande ed il tabacco che rappresentano oltre il 50% della produzione industriale, a seguito il settore della metallurgia, dei mezzi e attrezzature di trasporto e della chimica. La Grecia é inoltre tra i maggiori produttori a livello mondiale di perlite, bentonite, pozzolana, pietra pomice, marmo e cemento, mentre l’attività mineraria non si é ancora particolarmente sviluppata pur in presenza di consistenti risorse di lignite e di bauxite, rispettivamente ad oltre 2,5 miliardi di tonnellate e 120 milioni di tonnellate accertate e ca. 500 milioni di tonnellate stimate.

Il totale dell’import si attesta intorno ai 28,7 miliardi di euro, mentre l’export si aggira sui 16,8 miliardi di euro. I principali prodotti importati sono minerali e combustibili (33%), macchine e materiale da trasporto (15,6%), prodotti chimici e affini (13,4%).

I principali prodotti esportati risultano i minerali lubrificanti e prodotti connessi (28,7%), prodotti finiti classificati secondo la materia prima (15%), prodotti agroalimentari e animali vivi (12,3%).

I partner commerciali sono classificati come Paesi Clienti e Paesi Fornitori. 

Nel primo gruppo rientrano:

- Italia (9%); 

- Germania (8,2%); 

- Turchia (8%);

- Cipro (6,7%); 

- Bulgaria (5,3%).

Al secondo gruppo appartengono: 

- Germania (10%);

- Russia (9,6%); 

- Italia (9,1%); 

- Bulgaria (6,7%); 

- Iran (6,5%);

- Francia (5,5%).

Nel 2013 l’economia ha registrato un andamento negativo con il PIL in calo del 4,4%, un tasso d’inflazione allo 0,9% ed un tasso di disoccupazione intorno al 27,3% (dal 25% del 2012). Per l’anno 2014 si prevede una lieve ripresa con un aumento stimato del PIL pari allo 0,6% con ulteriori possibilità di sviluppo derivanti dalle ultime entrate del IV Piano di Sostegno Comunitario 2007-2013.

 

Fonte : elaborazione a cura di Exportiamo.it su dati del “Business Atlas 2014”. Di Barbara Alessandrini, b.alessandrini@exportiamo.it 

 

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