Il Camerun é situato ad ovest dell’Africa centrale sul Golfo della Guinea e condivide le sue frontiere con la Nigeria ad ovest, il Ciad a nord, la Repubblica Centro Africana ad est ed il Gabon, il Congo Brazzaville e la Guinea Equatoriale a sud.  Le lingue ufficiali sono l’inglese ed il francese. 

Cartina del Camerun

Dal 1990 il Camerun é riuscito ad attrarre numerosi investimenti diretti esteri (IDE*) grazie al conseguimento di risultati positivi sia dal punto di vista della stabilità sia della democratizzazione sotto la guida del Presidente Paul Biya: in questo senso sono stati messi in atto dal Governo, in stretta collaborazione con il settore privato e la società civile, programmi per la riduzione della povertà, la lotta contro la corruzione e la promozione del buon governo. 

Ad oggi il Camerun si presenta come una democrazia dinamica e multipartitica, un’economia in via di sviluppo con una crescita sostenuta del 4,6% nel 2013 ed un tasso d’inflazione sotto al 3%. Nella scia per lo slancio verso la modernizzazione e la promozione della crescita economica, il governo si é imposto un insieme di obiettivi di sviluppo nel medio e nel lungo termine, fissando come orizzonte il 2035.

I principali assetti di questa strategia sono lo sfruttamento e la trasformazione delle ingenti risorse del suolo e del sottosuolo, infatti il Camerun é il 12° produttore di petrolio in Africa con in media 64.000 barili estratti al giorno. Le priorità governative sono focalizzate sui settori dell’agricoltura, pesca, allevamento, ambiente, infrastrutture (in particolare ferrovie, porti, autostrade) ed infine le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’Italia é un partner importante per il Camerun, infatti i rapporti italo – camerunensi sono buoni sin dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche nel 1962. Alcune imprese italiane, come la COGEFAR, hanno avuto un ruolo rilevante nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. 

Ad oggi tra i due Paesi sono in vigore:

- un accordo bilaterale sulla cooperazione tecnica, economica e finanziaria;

- un’intesa sulla protezione reciproca e la promozione degli investimenti

- un accordo sul trasferimento di tecnologia e ricerca in materia di trasformazione del legno;

- una dichiarazione d’intenti per la produzione di prodotti semilavorati di ferro e metalli; 

- una dichiarazione d’intenti nel settore bio-energetico;

Mettiamo in evidenza qualche aspetto da tenere a mente qualora si volesse investire in Camerun:

a)Il basso livello del costo del lavoro ed una normativa liberale in materia di lavoro. Ciò rende possibile la negoziazione diretta delle condizioni di impiego e di licenziamento, fatto salvo l’obbligo di assicurare un salario minimo garantito;

b)La possibilità di esportare i prodotti negli Stati limitrofi, privi di accesso al mare, i quali dipendono in gran parte da forniture che transitano o provengono dal Camerun, in particolare in Repubblica Centrafricana e nel Ciad, avvicinandosi al mercato della Nigeria.

c)L’adozione del Franco CFA, in cambio fisso con l’Euro e comune ai Paesi dell’Africa Centrale. E’ un mezzo di pagamento efficace perché non ha bisogno di cambi con i Paesi importatori dell’area.

Proprio in relazione a questo ultimo punto il Camerun si vanta di essere, non a torto, la porta d’ingresso nella sub regione dell’Africa Centrale. Infatti é alla testa della Comunità economica e monetaria (CEMAC), comprendente la Repubblica Centro Africana, il Ciad, il Congo Brazzaville, la Guinea Equatoriale ed il Gabon, di cui rappresenta da solo il 50% del PIL.

In fine, il Governo italiano ha cancellato il debito del Camerun, ammontante nel 2006 a circa 88 miliardi di franchi CFA, all’interno dell’iniziativa Heavily Indebted Poor Countries, lanciata dalla FMI e dalla Banca Mondiale nel 1996. In questo modo le risorse finanziarie per la lotta alla povertà sono aumentate, insieme alla presenza in territorio camerunense delle organizzazioni italiane non governative nei settori della sanità, dell’educazione e nel campo umanitario.

 

 

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati del Convegno Country Presentation Cameroon del 26 giugno a Roma, di Barbara Alessandrini, b.alessandrini@exportiamo.it

 

Per maggiori informazioni potete leggere sul nostro sito la scheda paese del Camerun.

 

 *IDE: Per investimenti diretti esteri si intendono l’insieme degli investimenti effettuati dagli operatori in Paesi diversi da quello dove é insediato il centro della loro attività. In questa classificazione rientrano gli investimenti internazionali volti all’acquisizione di partecipazioni ‘durevoli’ (di controllo, paritarie o minoritarie) in un’impresa estera (mergers and aquisitions) o alla costituzione di una filiale all’estero (investimenti greenfield), che comportino un certo grado di coinvolgimento degli investitori nella direzione e nella gestione dell’impresa partecipata o costituita. È uno degli aspetti centrali del fenomeno di globalizzazione dell’economia mondiale.

 

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