L’economia lituana, la meno sviluppata tra quelle delle repubbliche baltiche, negli ultimi anni é in ripresa, tanto da attrarre sempre di più gli investimenti italiani, e non solo. 

Secondo una stima dell’Istituto Nazionale di statistica lituano, il Pil ha raggiunto nel 2013 i 34,5 miliardi di euro, in crescita del 3,4% rispetto al 2012, con previsioni di ulteriore crescita per il 2014 (+3,5%). Si tratta del tasso più elevato della UE dopo Romania e Lettonia. Alla base della crescita vi sono i maggiori consumi delle famiglie, facilitati anche dal credito concesso dal sistema bancario, l’incremento delle retribuzioni e le rimesse degli emigranti. Stando ai dati diffusi sempre dall’ Istituto, il commercio risulta in grande fermento. Le esportazioni della Lituania verso il resto del mondo hanno registrato una crescita del 6,5%, raggiungendo un volume pari a 24,6 miliardi euro. I principali mercati di sbocco sono:  la Russia (quota di mercato del 19,8%) seguita dalla Lettonia (9,9%), dalla Germania (8,3%), dalla Polonia (7,6%), dal Regno Unito (7,3%) e dalla Bielorussia (4,7%). L’Italia, piuttosto distante, rimane al sedicesimo posto tra i mercati di esportazione.

Analoga percentuale di incremento dell’export si é avuta nelle importazioni, che hanno raggiunto quota 26,5 miliardi di euro (+6,5%).  L’ Italia é 6° Paese fornitore del mercato lituano (dietro a Russia, Germania, Polonia, Lettonia e Olanda) e complessivamente, l’interscambio Italia-Lituania é passato da 1,208 miliardi di euro nel 2012 a 1,444 miliardi di euro nel 2013 (+19,6 %), con un surplus della bilancia commerciale a favore del Bel Paese pari a 612 mln/euro.

Tabella 1. Principali prodotti dell’export italiano in Lituania in valore e in percentuale sul totale dell’ export.

 

 Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo sudati Istituto di Statstica Lituano.

Dalla tabella 1 si evince come a trainare il nostro export in Lituania sia il settore macchinari ed applicazioni meccaniche, cresciuto del 58,7% rispetto al 2012 e costituisce la quinta voce del nostro export. Altra area trainante é quella dei macchinari e parti elettriche (+63,4% rispetto al 2012). Viceversa le principali voci delle esportazioni lituane in Italia sono state pari a 416.335 euro, e nello specifico riguardano: i prodotti lattiero-caseari (per 81.248 euro), seguiti da legno grezzo e lavorato (per 45.457 Euro), mobili (per 36.051 euro), materiali elettrici (per 35.918 euro) e materiali in plastica (per 26.159 euro). Le uniche due voci merceologiche che hanno fatto registrare un declino riguardano i prodotti farmaceutici (-19,9%) e chimici (-15,2%).

Dunque le possibilità di fare affari in Lituania sono presenti adesso e aumenteranno nel prossimo futuro. In quest’ottica il probabile via libera della Commissione Ue alla Lituania di entrare nell’Euro da gennaio prossimo, favorirà ulteriormente il flusso finanziario verso il Paese Baltico. Quindi, senza andare troppo lontano, per le nostre aziende la Lituania rappresenta un mercato limitrofo in continuo progresso e su cui puntare.

 

Fonte: rielaborazione dati da IlSole24Ore.

 

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