Le indicazioni sembrano essere chiare: il web sta diventando sempre più la strada maestra per l’export nei mercati esteri. La conferma arriva dall’Osservatorio eCommerce B2c, nel corso della nona edizione del Netcomm eCommerce Forum 2014al quale erano presenti oltre 3.500 invitati, tra aziende, giornalisti e professionisti.

Secondo l’Osservatorio, la crescita delle vendite dai siti italiani per tutto il 2014 si attesterà intorno al 17%, per un fatturato stimato intorno ai 13,2 miliardi di euro confermando il trend positivo dei primi mesi primi mesi dell’anno.

Grafico 1. La dinamica vendite e-commerce in Italia 2010/2013 e previsione per 2014. Valori in miliardi di euro.

Fonte rielaborazione a cura di Exportiamo su dai Osservatorio eCommerce B2c.

I dati del grafico 1 dimostrano come le aziende italiane stanno puntando sempre più sullo sviluppo di shopping online per diventare ancora più competitive. Nello specifico, i comparti maggiormente in crescita quest’anno rispetto allo scorso anno risultano essere: l’informatica (+32%), l’editoria (+28%), il grocery (+23%), l’abbigliamento (+21%) e il turismo (+11%). In aumento l’export (21%), composto per il 33% dall’abbigliamento e per il 54% dal turismo, per un valore totale di oltre 2 miliardi di euro. “L’eCommerce é sempre più percepito dalle aziende come un canale necessario per l’espansione del proprio business - ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm Consorzio del Commercio Elettronico Italiano -. Già nel 2013 le vendite all’estero sono cresciute del 28% raggiungendo la ragguardevole cifra di 2 miliardi di euro, grazie proprio alla spinta dell’abbigliamento e del turismo. È prevedibile che nel 2014 si verifichi un incremento analogo. Questo avviene per effetto dell’offerta sempre più ampia di prodotti disponibili online e per lo sviluppo dei marketplace internazionali, che sempre più consentono ai prodotti di punta del nostro export di raggiungere i mercati di tutto il mondo”. Nel Bel Paese il primo marketplace é il sito eBay.it, con oltre 4 milioni di acquirenti attivi e con una media di un articolo venduto ogni secondo. Nella top 10 dei Paesi dove vengono maggiormente esportati i prodotti italiani, sul podio troviamo Germania, Francia e Stati Uniti. A seguire la Gran Bretagna, Svizzera, Spagna, Russia, Belgio, Austria e Olanda.

Tabella 1. Classifica Paesi e Categorie merceologiche dell’export made in Italy. 

Fonte: elaborazione a cura di Exportiamo su dati eBay.it

Per quanto riguarda le categorie merceologiche che certificano più vendite verso l’estero attraverso la compravendita su eBay ci sono l’abbigliamento e gli accessori, i ricambi per le moto e l’arredo per la casa. “Le ultime rilevazioni interne di eBay.it” spiega Lamberto Siega, Head of Seller and Innovation in Italia, Francia e Spagna per eBay, “dimostrano come il commercio transfrontaliero sia un’opportunità per superare la crisi delle vendite al dettaglio, fidelizzando nuovi clienti in mercati che senza il commercio elettronico sarebbero difficilmente raggiungibili”.

In questo periodo di crisi, il web é sempre più frequentemente al centro delle strategie delle PMI italiane che, spinte dalla necessità, sono disponibili a sperimentare nuove pratiche imprenditoriali. L’e-commerce, in questo senso, risulta essere uno strumento particolarmente adatto per fidelizzare i clienti e per conquistarne di nuovi, con dei costi che rispetto agli strumenti tradizionali, risultano di gran lunga più contenuti.

Fonte: elaborazione dati da “Netcomm eCommerce Forum 2014″, Milano 20, maggio 2014.

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