La crisi c’é , si vede, ma non intacca la qualità del sistema di produzione delle imprese italiane.  Questo é uno degli aspetti emersi dal 2° rapporto Accredia-Censis su “Qualità, Crescita, Innovazione”, promosso da Accredia, l’ente unico nazionale di accreditamento che verifica la competenza degli organismi che certificano ISO 9001*.

Il rapporto si é basato sull’utilizzo di 4 indicatori di qualità che rappresentano diverse aree della struttura economica e sociale del Paese. I dati raccolti si riferiscono  al periodo compreso tra il 2009 e il 2012

Grafico1. Qualità del sistema produttivo. Indicatore Accredia-Censis 2009/2012;valore max=100 (dati 2012)                                                                                                                    

Fonte: rielaborazione a cura di Exportiamo su dati Accredia-Censis.

L’indicatore (71,5 su 100 nel 2012)  é il risultato del confronto di 18 diverse variabili: nati-mortalità delle imprese, brevetti e marchi depositati in Italia da aziende nazionali, produttività del lavoro, ricorso all’Ict, fallimenti, assunzioni di figure professionali specializzate e andamento delle certificazioni del sistema di gestione della qualità. Il trend muta di poco durante l’arco di tempo considerato, registrando perfino una crescita nel 2012, rispetto all’anno precedente.

Questo significa che nonostante la recessione, le imprese italiane risultano essere competitive, proiettate verso l’estero e con quote crescenti di esportazioni. Da tale affermazione ci si aspetterebbe un miglioramento nella qualità della vita degli italiani, ma nel grafico seguente si nota come le due cose non vanno di pari passo ed anzi il trend nel periodo 2010/2012 risulta in flessione. 

Grafico 2. Qualità della vita. Indicatore Accredia-Censis 2009/2012; valore max=100 (dati 2012)

Fonte: rielaborazione a cura di Exportiamo su dati Accredia-Censis.

Grafico3. Produzione delle regioni Italiane. Indicatore sintetico di qualità Accredia-Censis; valore max=100, (dati 2012)                                                                                  

Fonte: rielaborazione a cura di Exportiamo su dati Accredia-Censis.

Sempre secondo il Rapporto, per quanto riguarda la qualità della produzione a livello regionale,  la Lombardia risulta quella con l’indicatore di qualità più alto, seguita da Piemonte, Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige e dal Veneto. Tutte regioni importanti dal punto di vista produttivo e caratterizzate da elevati livelli di specializzazione in alcuni comparti manifatturieri, mentre agli ultimi posti troviamo le regioni del Meridone, con Calabria, Molise, Sicilia e Sardegna

Inoltre la ricerca, condotta su un campione di 2.000 aziende di cui 50% certificate ISO 9001 e 50% non certificate,  svela come il bilancio delle aziende certificate ISO 9001 presenti indicatori di redditività migliori ed in crescita rispetto a quelle non certificate.

Per il download della ricerca completa realizzata da Accredia clicca qui.

*ISO 9001:2008: é lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualità di qualsiasi Organizzazione che intenda rispondere alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti, la razionalizzando dei processi interni  e la conseguente riduzione di sprechi ed inefficienze.

 

Fonte: rielaborazione dati da Affari&Finanza.

 

 

 

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