Il 2013 é stato l’ennesimo anno positivo per l’industria orologiera svizzera. Secondo la Federation de l’industrie horlogé re suisse FH, lo scorso anno la cifra dell’export di orologi svizzeri é stata pari a 21,8 miliardi di franchi (17,8 miliardi di euro), +1.9% rispetto al 2012.

Distribuzione geografica mercato orologi (in CHF)

Paesi

Valore 2013 CHF

 Var % (rispetto 2012)

Quota in %

Hong Kong

4,125.0

- 5.6%

 18.9%

USA

2,239.9

+2.4%

 10.3%

Cina

1,446.5

12.5%

  -6.6%

Germania

1,306.4

+9.0%

    6.0%

Italia

1,229.0

+4.6%

    5.6%

Altri Paesi

11,487.8

+16.0%

  50.6%

Totale

21,834.7

+1.9%

100.0%

Fonte: rielaborazione a cura di Exportiamo su dati  Federation de l’industrie horlogé re suisse FH

L’export verso gli Stati Uniti, secondo mercato in valore,  é salito del 2,4%; verso per la Germania, quarta, la crescita é del 9%;  verso l’Italia, quinta, l’incremento é del 4,6%; verso il Giappone, settimo, si é registrato un +5,7% e verso Singapore, ottavo, solo un +1%.  Quindi, tutti i principali mercati risultano in crescita, ad eccezione di Hong Kong (primo mercato in valore, -5,6%) e Cina (terzo mercato, -12,5%). Secondo gli esperti il rallentamento della crescita e la campagna anticorruzione del Governo cinese hanno inciso nel 2013 sull’esportazione orologiera svizzera verso la Cina. “Siamo passati da un tasso di crescita del 12% a metà degli anni 2000 a uno del 7,5% nel 2013” - ha dichiarato recentemente il presidente della Federazione dell’industria orologiera svizzera, Jean-Daniel Paschen – “Nonostante queste cifre siano ancora impressionanti, questa diminuzione ne ha condizionato i consumi”. 

Ma nel 2014 i consumatori cinesi sembrano aver invertito il trend. Nonostante un calo delle vendite, infatti, l’interesse dei cinesi per questi prodotti nel 2014 é aumentato del 57.9%. Un fenomeno che David Sadigh, fondatore e Ceo del Digital Luxury Group, società che realizza ricerche di mercato nell’industria del lusso, ha spiegato così: “l’interesse dei consumatori cinesi per l’alta orologeria continua ad aumentare, si tratta di una storia d’amore che non é destinata ad arrestarsi, almeno nel breve periodo e che porterà ad un aumento delle vendite al di fuori della Cina”.

Sempre secondo i dati della FH, il numero di pezzi esportati si é attestato nel 2013 a 28,1 milioni, con una flessione del 3,6% rispetto 2012. Ciò é dovuto in parte anche al traino delle vendite di orologi di gamma alta e medio-alta. Gli orologi con un prezzo sopra i 3mila franchi hanno registrato un incremento del 2,8% nel 2013. In calo quelli della fascia di prezzo inferiore: -1,4% per quelli tra i 500 e i 3mila franchi. Stessa cosa per gli orologi con prezzo sotto i 500 franchi: tra 200 e 500 franchi si é registrato un +12,7%, mentre sotto i 200 franchi un -8,5% si registra una crescita dei brand di alta gamma del +12%.

Nel complesso, nonostante il rallentamento di alcune economie, l’industria orologiera rossocrociata resta la migliore al mondo e il comparto di alta gamma, può rappresentare il settore trainante per il futuro del “Made in Swiss”.

 

Fonte: rielaborazione dati da  Federation de l’industrie horlogé re suisse FH

 

 

 

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