L’aumento della competitività internazionale, l’evoluzione delle tecnologie, i forti processi di decentramento produttivo della grande impresa, mettono tutte le imprese, soprattutto le PMI, in contatto con un sistema competitivo più ampio e aggressivo dove spesso l’innovazione rappresenta l’unica strada per la sopravvivenza. 

Per favorire tale percorso é nato Horizon 2020* il programma quadro europeo per la ricerca ed innovazione che nel periodo 2014/2020 mette a disposizione delle PMI ben 80 miliardi di euro, con lo scopo di rendere le imprese sempre più competitive, erogando contributi a fondo perduto tra il 70% e il 100% degli investimenti da realizzare. I primi 15 miliardi sono stati messi a bando l’11 dicembre 2013, giorno in cui sono state lanciate le “call for proposal” visualizzabili cliccando su Participant Portal. Il programma quadro é orientato su 3 pilastri: Eccellenza scientifica, Leadership industriale e Sfide per la società. Vediamoli nello specifico:

- Eccellenza scientifica: prevede uno stanziamento per il 2014 di circa 3 miliardi di euro, volto a rafforzare e ad ampliare l’eccellenza della base di conoscenze scientifiche dell’Unione Europea. –

- Leadership e tecnologie abilitanti: con una dotazione di circa 1,8 miliardi di euro per il primo anno, il pilastro ha l’obiettivo di mantenere e costruire una leadership europea nelle tecnologie abilitanti e nella ricerca e innovazione spaziale.

- Sfide per la società: con uno stanziamento di circa 2,8 miliardi di euro per il 2014, il pilastro ha l’obiettivo di supportare la strategia politica dell’Unione Europea delineata in Europa 202, per affrontare al meglio le sfide sociali dei prossimi anni.

Nella programmazione ci sono due approcci diversi per le PMI: bottom up e top down. Il primo prevede che l’impresa possa partecipare anche singolarmente, senza doversi aggregare a partner di altri Paesi europei. Il secondo, invece, prevede normale partecipazione attraverso la risposta agli inviti a presentare proposte pubblicati nell’ambito delle diverse chiamate. Inoltre Horizon 2020 prevede che il 20% del bilancio totale di “Leadership e tecnologie abilitanti” e “Sfide sociali”, due dei tre pilastri, sia dedicato alle PMI. Scomponendo questo 20% di budget, il 13% dovrà derivare da progetti in collaborazione, che prevedono quindi l’inclusione di partner di almeno tre stati diversi (possono essere PMI e università).Il restante 7% del budget sarà invece riservato a “Instrument SME”. 

Instrument SME. Le PMI possono presentare i progetti singolarmente oppure con un consorzio di PMI partner e hanno la possibilità di gestire in modo autonomo la scelta dei partner, i meccanismi di subappalto, l’organizzazione del progetto e la sua sostenibilità finanziaria nel lungo periodo, secondo una logica bottom-up. Questo “strumento”, a cui le grandi imprese non possono accedere, si avvale di 3 fasi che possono essere integrate con un servizio di coaching e mentoring business: 

Fase 1:La PMI deve sviluppare uno studio di fattibilità al fine di stabilire un progetto solido e con un alto potenziale di successo allineato con una strategia di impresa di dimensione europea. Le PMI potranno beneficiare di un primo finanziamento destinato a predisporre un’analisi di fattibilità scientifica, tecnica, economica e commerciale del proprio progetto che dovrà terminare con l’elaborazione di un business plan. Qualora la proposta venisse accettata dalla Commissione si passerà alla fase successiva.

Fase 2:  ove saranno sostenuti i progetti di innovazione che dimostrano un elevato potenziale di successo per cui sarà finanziato lo sviluppo concreto del Business Plan per arrivare al lancio sul mercato del prodotto/servizio, attraverso una serie di attività dimostrative, test, sviluppo dei prototipi. 

Fase 3: Riguarda la commercializzazione: le PMI possono beneficiare di misure di sostegno indirette e di servizi, nonché dell’accesso ai servizi finanziari sostenuti attraverso lo strumento Risk Finance Facility del programma Horizon 2020.

Entità dei finanziamenti Instrument SME. Complessivamente la Commissione stanzierà oltre € 2,8 miliardi per tale misura nel periodo 2014-2020. A seconda delle fasi sono previsti i seguenti stanziamenti per singolo progetto: 

Fase 1: “Studio di fattibilità”: somma forfettaria di 50.000 euro (durata 6 mesi) + 3 giorni di coaching, volta a sostenere i costi di progettazione della PMI al fine di predisporre idea progettuale e Business Plan. 

Fase 2: “Innovazione”: finanziamento tra 0,5 e 2,5 milioni euro (durata 12/24 mesi) + 12 giorni di Coaching per lo sviluppo dell’idea progettuale con la realizzazione di un Business Plan più articolato per arrivare alla fase dimostrativa del prodotto/progetto. 

Fase 3: “Commercializzazione”: nessun finanziamento diretto ma possibile coinvolgimento di finanziatori privati, facilitazioni indirette compresi strumenti di credito e di private equity e supporto con strumenti utili alla fase di commercializzazione, come un quality label, attività di networking, training e nuove misure riguardanti i diritti di proprietà intellettuale. 

Più nel dettaglio, la call per la fase 1 prevede un budget totale di oltre 25 milioni di euro, destinati a PMI innovative con sede in uno degli Stati Membri (o degli stati associati) che abbiano un progetto relativo ad uno dei seguenti settori/tematiche: 

-Nanotecnologie materiali avanzati o tecnologie avanzate per i processi e il manifatturiero; 

-Ricerca e sviluppo settore spaziale e settore ICT 

-Progetti eco innovativi per la trasformazione alimentare 

-Sistemi produttivi a basso impatto ambientale (PMI eco-innovative in tutti i settori concernenti l’azione per clima, ambiente, efficienza delle risorse) 

-Logistica verde 

-Validazione clinica di biomarkers e/o strumenti medici diagnostici 

-Innovazione dei business models delle PMI 

-Processi industriali basati sulle biotecnologie 

La call per la fase 2 ha un budget totale pari a oltre 220 milioni di euro. Anche in questo caso, la partecipazione é possibile solo per PMI che abbiano sede in uno degli Stati . Per entrambe le call, il finanziamento UE potrà coprire fino al 100% dei costi ammissibili. I progetti saranno valutati sulla base di tre criteri fondamentali: Eccellenza, Impatto, Qualità ed Efficienza nell’implementazione. 

Instrument SME di Horizon 2020 potenzia in maniera sostanziale l’accesso ai fondi europei da parte delle PMI e allo stesso tempo permette di valorizzare il loro potenziale innovativo, rendendo i meccanismi di finanziamento più semplici e rispondenti alle loro necessità.

* Sapete da dove deriva il nome “Horizon 2020″? é il nome vincitore della competizione on-line lanciata dalla Commissione europea “You Name it” appositamente creata per dare un nome al futuro programma per la ricerca e l’innovazione. Le vincitrici sono 2 donne entrambe insegnanti: Marcela Endlova della Repubblica Ceca e Beata Zyngier della Polonia. Il premio? Un viaggio a Bruxelles per partecipare alla “European Innovation Convention” che si é svolta a dicembre 2011.

 

Fonte: rielaborazione dal sito della Commissione Europea:http://ec.europa.eu/

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