Commercio Estero: l'Export Risale ad Agosto (+0,3%), ma è Tonfo su Base Annua (-6,7%)

Commercio Estero:  l'Export Risale ad Agosto (+0,3%),  ma è Tonfo su Base Annua (-6,7%)

17 Ottobre 2024 Categoria: Marketing Internazionale

I dati sull’export italiano di agosto 2024 diffusi questa mattina dall’ISTAT riflettono la volatilità del contesto internazionale. La crescita congiunturale è un segnale positivo, ma la flessione annua e le differenze tra i vari settori e mercati evidenziano la necessità di un approccio flessibile e adattivo. 

Ad agosto 2024 si stima una crescita congiunturale modesta per le esportazioni (+0,3%) e una flessione contenuta per le importazioni (-0,7%). L’aumento su base mensile dell’export è sintesi di un incremento per l’area extra Ue (+1,3%) e di una riduzione per l’area Ue (-0,7%).

Nel trimestre giugno-agosto 2024, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export si riduce dell’1,5%, l’import è pressoché stazionario (-0,1%).

Ad agosto 2024 l’export diminuisce su base annua del 6,7% in valore e del 10,7% in volume. La flessione delle esportazioni in termini monetari riguarda entrambe le aree, Ue (-6,5%) ed extra Ue (-6,8%). L’import registra una flessione tendenziale del 5,7% in valore, che coinvolge sia l’area Ue (-5,1%) sia, in misura più ampia, quella extra Ue (-6,4%); in volume, le importazioni si riducono del 7,4%.

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla flessione tendenziale dell’export si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-35,0%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-32,7%), autoveicoli (-36,4%) e macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (-6,7%). Aumentano su base annua le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+11,4%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+24,8%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+2,3%) e sostanze e prodotti chimici (+1,7%).

La flessione tendenziale dell’export è geograficamente diffusa e riguarda in particolare Stati Uniti (-23,1%) – che forniscono il contributo negativo maggiore –, Germania (-8,4%) e Francia (-6,2%). Crescono le esportazioni verso Turchia (+17,4%), paesi OPEC (+9,5%) e paesi ASEAN (+10,3%).

Nei primi otto mesi del 2024, le esportazioni mostrano una lieve flessione su base annua (-0,6%): a contribuire sono soprattutto le minori vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-6,1%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-8,2%), autoveicoli (-10,4%) e articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (-8,5%). Per contro, apporti positivi importanti provengono dalle maggiori vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+18,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,1%) e articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+4,9%).

Il saldo commerciale ad agosto 2024 è pari a +1.431 milioni di euro (era +1.951 milioni ad agosto 2023). Il deficit energetico si riduce a -4.120 milioni, da -4.568 milioni dell’anno prima. L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 6.520 milioni di agosto 2023 a 5.550 milioni di agosto 2024.

Nel mese di agosto 2024 i prezzi all’importazione diminuiscono dello 0,5% su base mensile e crescono dell’1,0% su base annua (da +1,3% di luglio).

Il commento

Ad agosto 2024, l’export registra una lieve ripresa su base mensile, dovuta all’aumento delle vendite di beni di consumo. Su base annua, la sua flessione (-6,7%) è influenzata dalle movimentazioni ad elevato impatto (cantieristica navale) verso gli Stati Uniti, registrate ad agosto 2023; al netto di queste, la flessione è meno ampia e pari -3,8%.

Nei primi otto mesi dell’anno, la dinamica dell’export è moderatamente negativa (-0,6%), sintesi di una crescita per l’area extra Ue (+0,8%) e una contrazione per quella Ue (-1,9%). Nello stesso periodo, il saldo commerciale è positivo per 37,4 miliardi di euro (era +17,8 miliardi nei primi otto mesi del 2023).I prezzi all’import tornano a diminuire su base mensile e mostrano un rallentamento della crescita tendenziale. Tali dinamiche sono spiegate principalmente dai ribassi dei prezzi di alcuni prodotti energetici (petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati).  

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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