Grazie a questa innovativa collaborazione, le imprese del Made in Italy potranno contare su strumenti sempre più sofisticati per proteggere i propri prodotti e rafforzare la propria reputazione sui mercati internazionali.
Microsoft Italia e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. hanno firmato un Memorandum d’Intesa (MOU) che avvia una collaborazione strategica volta a esplorare e sviluppare progetti innovativi basati sull’intelligenza artificiale che abbiano come obiettivo quello di proteggere l’autenticità dei prodotti italiani dal fenomeno della contraffazione.
Tra le iniziative parte di questo accordo c’è lo sviluppo di un assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale di Azure OpenAI, Microsoft Copilot e modelli proprietari di IPZS in grado di verificare l’autenticità dei prodotti e analizzare i dati di tracciabilità, contribuendo così alla lotta contro la contraffazione delle eccellenze italiane nel mondo.
Un esempio di questa collaborazione è il progetto con il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco – le bollicine italiane più amate al mondo, con 616 milioni di bottiglie prodotte nel 2023 (l’81% delle quali destinato all’esportazione) – che prevede la realizzazione di una chatbot di intelligenza artificiale generativa chiamato Brand Protection Assistant. Questo strumento offrirà agli utenti una serie di informazioni utili sui prodotti, inclusa la verifica dell’autenticità delle etichette tramite una semplice foto al contrassegno di Stato. Inoltre, attraverso uno scatto all’etichetta, l’assistente virtuale potrà fornire informazioni dettagliate su provenienza, caratteristiche e abbinamenti. Si tratta di un progetto pilota che sarà replicabile e scalabile per tutti i prodotti del Made in Italy, della filiera agroalimentare e non solo.
Il memorandum of understanding allarga inoltre l’ambito della possibile collaborazione tra le due parti all’ottimizzazione delle attività aziendali attraverso Copilot per Microsoft 365 e l’uso dei servizi del cloud Azure di Microsoft. Le aziende identificheranno opportunità per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi, aumentare la scalabilità e modernizzare i sistemi di gestione aziendale. Questo permetterà di sfruttare appieno le tecnologie avanzate per una gestione più efficace e innovativa.
Francesco Soro, ad dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato: “Con l’avvio di questo progetto il Poligrafico dello Stato si conferma come principale e più avanzato punto di riferimento nella lotta alla contraffazione e nella tutela delle eccellenze italiane sui mercati mondiali”.
Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia: “La collaborazione tra Microsoft e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato avvia nuovi progetti di digitalizzazione volti a rafforzare la sicurezza e l’autenticità dei prodotti italiani, promuovendo al contempo l’innovazione e facendo leva sulle ultime tecnologie come Intelligenza Artificiale e Cloud Computing. Siamo orgogliosi del primo progetto insieme all’Istituto per tutelare un marchio famoso nel mondo come quello del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco. Grazie alla semplicità dell’AI sarà possibile offrire ai consumatori la possibilità di conoscere l’originalità del prodotto”.
Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco: “L’accordo tra Microsoft e l’Istituto Poligrafico è per noi un vero motivo di soddisfazione. I consumatori saranno tutelati come mai prima d’ora tramite una semplice chat che sfrutta l’intelligenza artificiale, rendendo l’accesso alle informazioni più agevole e immediato. Siamo davvero felici che il nostro prodotto, frutto dell’incessante lavoro di tutti gli attori della filiera, possa essere protetto implementando l’utilizzo della tecnologia a nostro favore. Da tempo, infatti, abbiamo avviato una proficua collaborazione con l’IPZS con l’obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche innovative, capaci di assicurare una sempre maggiore garanzia nei confronti dei consumatori, per questo guardiamo con entusiasmo al futuro, certi che questa innovazione porterà benefici concreti e duraturi al mondo delle denominazioni d’origine”.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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