Milano, Capitale Europea dell’Innovazione: Inaugurato il Tribunale Unificato dei Brevetti

Milano, Capitale Europea dell’Innovazione: Inaugurato il Tribunale Unificato dei Brevetti

18 Luglio 2024 Categoria: Proprietà Intellettuale

Il primo luglio 2024, Milano ha scritto una nuova pagina nella storia della proprietà intellettuale europea con l’inaugurazione della sede italiana della Divisione Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB). Un traguardo significativo che consolida il ruolo del capoluogo lombardo come hub di riferimento per le questioni brevettuali, offrendo alle imprese italiane nuove opportunità di crescita e tutela.

Il primo luglio si è tenuta a Milano la cerimonia ufficiale per l’inaugurazione della sede italiana della terza sezione della Corte Centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, che insieme a Parigi e a Monaco di Baviera avrà giurisdizione sui contenziosi relativi ai brevetti con effetto unitario per quanto riguarda le azioni di nullità proposte in via principale e le azioni di accertamento negativo della contraffazione.

Il Tribunale Unificato dei Brevetti è composto da un tribunale di primo grado, una corte d’appello e una cancelleria. Il primo è composto da una Divisione centrale e da quelle locali presenti nei singoli Paesi dell’Ue (quella italiana si trova sempre nel capoluogo lombardo) che si occupano perlopiù di azioni di contraffazione, domande riconvenzionali di nullità e procedimenti cautelari. La sede centrale è in Francia, a Parigi, con una sezione in Germania, a Monaco di Baviera. L’altra era a Londra, a cui è subentrata appunto Milano dopo la Brexit. La Corte d’Appello invece si trova in Lussemburgo.

Le competenze della divisione centrale del Tribunale sono ripartite tra Francia, Germania e Italia: le azioni riguardanti le necessità umane sono assegnate alla sede di Parigi, mentre quelle relative ai brevetti nella chimica e nella metallurgia appartengono a Monaco di Baviera. Quanto all’Italia,  le competenze affidate a Milano saranno quattro: l’agroalimentare, la farmaceutica, il fitosanitario e la moda.

Il Tribunale Unificato dei Brevetti ha competenza esclusiva per le azioni relative ai brevetti unitari europei, sia quelli esistenti sia quelli futuri degli Stati membri dell’Ue.

Ma che cos’è il Brevetto Unitario Europeo?

Il primo giugno 2023, con l’entrata in vigore dell’Accordo internazionale sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), ha preso avvio il sistema del brevetto unitario. Esso offre agli utenti un’opzione economicamente vantaggiosa per la tutela brevettuale e la risoluzione delle controversie e stimola la ricerca, lo sviluppo e gli investimenti nell’innovazione in tutta Europa.

Il brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”) viene rilasciato dall’Ufficio Europeo dei brevetti (EPO) e consente, attraverso il pagamento di un’unica tassa di rinnovo direttamente all’EPO, di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 17 paesi UE che hanno ratificato l’Accordo TUB. La futura ratifica dell’Accordo da parte degli altri paesi UE firmatari dell’Accordo consentirà di allargare la copertura al territorio di quasi tutta l’Unione Europea. Di conseguenza, ci saranno nel tempo diverse generazioni di brevetti unitari con una diversa copertura territoriale (collegata al numero delle ratifiche dell’Accordo TUB), che resterà invariabile per tutta la durata del brevetto (massimo 20 anni).

Il brevetto unitario non si sostituisce ma semplicemente si affianca alla tutela brevettuale oggi esistente a livello nazionale (in Italia presso l’UIBM) e a livello europeo (presso l’EPO). In caso di cumulo delle protezioni, nel nostro ordinamento vige il principio della pari efficacia della protezione conferita dal brevetto italiano e della protezione conferita dal brevetto europeo validato in Italia o dal brevetto unitario, allorché tali brevetti siano concessi allo stesso inventore o al suo avente causa, per la stessa invenzione, con la stessa data di deposito o di priorità.

Le sfide e i vantaggi per il sistema della proprietà intellettuale in Italia

Il TUB rappresenta un’istituzione innovativa, nata dall’esigenza di un sistema di brevetti più efficiente e armonizzato all’interno dell’Unione Europea. Con un unico brevetto unitario, le imprese possono proteggere le proprie invenzioni in 17 Stati membri, semplificando le procedure e riducendo i costi. Il brevetto unitario, infatti, offre alle imprese un modo più semplice ed economico di proteggere le proprie invenzioni in Europa, con una singola richiesta e una tassa di rinnovo unificata.

Inoltre, il sistema di contenzioso del TUB garantisce tempi più rapidi e costi più contenuti rispetto ai tribunali nazionali. Al momento la durata dei procedimenti è stimata in 12-18 mesi, e quindi è significativamente molto più breve di quanto avviene nel nostro ordinamento. Certo i costi giudiziali sono maggiori, potendo oscillare presumibilmente tra i 50.000 ed almeno 200.000 euro per i casi più complessi. Ovviamente l’introduzione di un nuovo sistema giuridico comporta anche sfide per gli operatori del settore, che dovranno familiarizzare con le nuove regole e procedure.

Tuttavia, le opportunità offerte dal TUB superano di gran lunga le sfide. Le imprese italiane avranno accesso a un mercato più ampio, potranno tutelare i propri diritti in modo più rapido ed efficace e potranno beneficiare di un sistema di contenzioso specializzato.

L’assegnazione a Milano della terza sezione della Divisione Centrale del TUB, infatti, non è solo un riconoscimento del know-how italiano in materia di proprietà intellettuale, ma anche un’occasione unica per le imprese del Paese. Le competenze assegnate all’Italia, tra cui l’agroalimentare, la farmaceutica, il fitosanitario e la moda, rappresentano settori strategici per l’economia nazionale e potranno beneficiare di un sistema di tutela più snello e competitivo. Il capoluogo lombardo si candida così a diventare un punto di riferimento europeo per la proprietà intellettuale, attrarre investimenti e competenze e competere con i centri già affermati come Parigi e Monaco di Baviera.

Abbracciando il cambiamento e investendo nella conoscenza del nuovo sistema, l’Italia può affermarsi come leader europeo nella tutela della proprietà intellettuale e nell’innovazione.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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