Nonostante un rallentamento nel 2023, il Doing Export Report 2024 di SACE dipinge un quadro incoraggiante per il futuro delle esportazioni italiane. Il report annuale di SACE, leader nel sostegno all’export italiano, delinea un panorama in evoluzione, dove intelligenza artificiale, nuove tecnologie, transizione ESG, rischi geopolitici e cambiamento climatico stanno ridisegnando la mappa commerciale globale. In questo scenario, le imprese italiane si trovano ad affrontare nuove sfide, ma anche a cogliere inedite opportunità.
Il 25 giugno 2024, SACE ha presentato il Doing Export Report 2024, un’analisi approfondita delle potenzialità di crescita dell’export italiano e delle nuove rotte su cui le imprese devono puntare per essere competitive nel panorama globale.
Secondo Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE, le imprese italiane si trovano ad affrontare una nuova era, in cui per rimanere competitive è necessario ripensarsi e investire. Le aziende devono puntare su modelli organizzativi agili e sostenibili, devono essere “Sparkling”.
Il Doing Export Report identifica, a tale scopo, 9 direttrici chiave (S.P.A.R.K.L.I.N.G.) che le imprese domestiche devono seguire per strutturare le proprie strategie di crescita e diventare “brillanti” nel panorama globale.
- Smart: Sfruttare i dati e le tecnologie digitali per guidare il cambiamento e innovare i processi, non solo per adattarsi alle sfide.
- Proactive: Anticipare le tendenze del mercato, essere precursori del cambiamento e cogliere le nuove opportunità di business.
- Agile: Adattarsi rapidamente alle novità del mercato, alle esigenze dei clienti e alla concorrenza, grazie a una rete di partner strategici.
- Revolutionary: Pensare in modo disruptive, sfidare lo status quo e rivoluzionare il settore con idee innovative e digitali.
- Kinetic: Essere dinamiche e proattive in un mondo in continua evoluzione, affrontando sfide come il cambiamento climatico e le relazioni internazionali.
- Leader: Avere una visione di lungo termine, perseguire obiettivi ambiziosi, essere riconosciute a livello internazionale e operare con responsabilità sociale.
- Innovative: Combinare cultura aziendale, strategia, tecnologia e apertura al mondo per garantire processi digitali efficienti, investire in ricerca e sviluppo e formazione continua.
- New: Adottare nuovi modelli di business e di management, sfruttare la digitalizzazione per sviluppare soluzioni innovative e migliorare la competitività.
- Green: Integrare pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale, aumentare l’efficienza energetica e migliorare la reputazione aziendale.
Come affermato da Alessandro Terzulli, Chief Economist di SACE, l’export italiano è in crescita e “l’Italia si conferma trai primi esportatori al mondo”, con un valore stimato di 679 miliardi di euro nel 2025. Le previsioni per i prossimi anni sono positive, con una crescita media del +4% nel 2024-2027, trainata dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione.
Il valore delle esportazioni italiane di beni registrerà un +3,7% quest’anno, +4,5% nel 2025 e +4,2% in media nel biennio successivo. Il valore in euro nel 2024 supererà i 650 miliardi mentre il prossimo anno raggiungerà i 679 miliardi. Particolarmente promettenti sono i settori del futuro, come la meccanica strumentale applicata all’efficienza energetica, la circolarità nei cicli produttivi e le tecnologie a basse emissioni di carbonio, che vedranno un aumento di valore da 40 a 50 miliardi di euro entro il 2025.
Oltre ai settori tradizionali, anche l’export di servizi registrerà una crescita positiva, grazie all’avanzamento delle tecnologie digitali, con un focus particolare sull’intelligenza artificiale. Tra i trend emergenti, si evidenzia l’applicazione dell’innovazione tecnologica ai beni di consumo, come nel settore della moda e del legno-arredo, che stanno adottando processi innovativi come la stampa 3D.
L’agroalimentare rimane un punto di forza dell’export italiano, trainato dall’agricoltura digitale e sostenibile, con l’impiego di sensori, dispositivi di irrigazione intelligenti e piattaforme di monitoraggio per le colture.
Infine, per quanto riguarda i Paesi di destinazione, SACE ha individuato 14 mercati ad alto potenziale per le esportazioni italiane, i Paesi GATE (Growing, Ambitious, Transforming, Emerging): Cina, India, Singapore, Vietnam, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, Brasile, Messico e Colombia. Questi mercati si caratterizzano per una forte crescita, ambizione e trasformazione.
Nel 2023, l’export italiano verso i Paesi GATE ha raggiunto circa 80 miliardi di euro, con una crescita prevista del 5,4% nel 2024 e del 7% nel 2025. Si stima che entro il 2027, le esportazioni verso questi mercati raggiungeranno i 95 miliardi di euro.
Il Doing Export Report 2024 di SACE dipinge un quadro positivo per l’export italiano, con buone prospettive di crescita nei prossimi anni. Le imprese che sapranno innovarsi, digitalizzarsi e puntare sulla sostenibilità saranno le più avvantaggiate. SACE è al fianco delle imprese italiane per supportarle in questo processo di trasformazione.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Chiara Magnolo, redazione@exportiamo.it
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