La Svizzera ha Abolito i Dazi sui Prodotti Industriali: Ecco Cosa è Cambiato dal 1° Gennaio 2024

La Svizzera ha Abolito i Dazi sui Prodotti Industriali: Ecco Cosa è Cambiato dal 1° Gennaio 2024

28 Maggio 2024 Categoria: Logistica, Dogane e Supply Chain

La soppressione dei dazi e la contestuale semplificazione della tariffa doganale renderanno le importazioni più veloci e meno onerose, rafforzando la competitività svizzera a livello globale e stimolando la crescita economica.

Il 1° gennaio 2024 ha segnato un cambiamento significativo per l’economia della Svizzera, che ha abolito i dazi sui prodotti industriali, indipendentemente dall’origine delle merci.

Per prodotti industriali si intendono tutti i beni, ad eccezione dei prodotti agricoli (prodotti agricoli trasformati e alimenti per animali inclusi) e dei prodotti della pesca. L’abolizione dei dazi industriali interessa perciò quasi tutti i prodotti dei capitoli 25–97 della tariffa doganale. Ne sono esclusi alcuni prodotti dei capitoli 35 e 38, classificati appunto come prodotti agricoli.

Perché sono stati aboliti i dazi industriali?

Nelle intenzioni del Legislatore elvetico l’abolizione dei dazi industriali è tesa a rafforzare la piazza economica e industriale svizzera e a rendere più competitive le imprese locali. In termini di benessere, il guadagno è stimato in circa 860 milioni di franchi. Mentre in passato, infatti, i dazi servivano a proteggere l’industria nazionale dalla concorrenza straniera, oggi rincarano le materie prime importate nella Confederazione. Con la loro abolizione e con la relativa semplificazione delle procedure doganali, le aziende in Svizzera potranno procurarsi i materiali di cui necessitano a prezzi più bassi e ridurre così i loro costi di produzione. Questo si traduce in un potenziale aumento della redditività e in una maggiore capacità di competere sui mercati internazionali. Inoltre, l’abolizione delle barriere tariffarie dovrebbe stimolare gli scambi commerciali, aprendo nuove opportunità di export per i prodotti industriali svizzeri.

Cosa cambia per le imprese?

I prodotti industriali potranno essere importati in Svizzera in franchigia doganale. Non sarà più necessario basarsi su un accordo di libero scambio (ALS) o sul sistema di preferenze generalizzate a favore dei Paesi in sviluppo (SPG) per importare prodotti industriali per i quali è certo al momento dell’importazione che rimarranno o saranno consumati in Svizzera. Per questi prodotti viene quindi meno l’obbligo di fornire la prova dell’origine preferenziale.

Per quanto riguarda l’importazione di merci o materie prime che saranno trasformate in Svizzera e poi riesportate, occorre chiarire se al momento dell’esportazione sarà applicato o meno un cumulo dell’origine (p. es. nel quadro della Convenzione PEM). Chi intende farlo deve poter contare anche in futuro, all’importazione della merce in questione, sulle prove dell’origine precedenti rilasciate dal proprio fornitore.

Parallelamente all’abolizione dei dazi industriali è prevista una semplificazione della tariffa doganale svizzera per i prodotti industriali con sostituzione delle ultime due cifre con “00”. Il numero delle voci tariffarie è stato dunque notevolmente ridotto, passando da 9114 a 7511.

Quello che le società svizzere dovranno fare è adeguare immediatamente la classificazione doganale semplificata; di riflesso le società europee non potranno tenere valido l’HS code riportato sulle fatture dei fornitori svizzeri.

Non ci saranno invece cambiamenti nelle procedure doganali: rimane in vigore l’obbligo della dichiarazione d’importazione (dichiarazione da parte di ditte), compresa la corretta dichiarazione dei numeri di tariffa doganale delle rispettive merci.

L’abolizione dei dazi sui prodotti industriali rappresenta un passo importante per l’economia svizzera, con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione di hub globale per il commercio e l’innovazione. Le imprese che sapranno cogliere le nuove opportunità offerte da questo cambiamento potranno beneficiare di un vantaggio competitivo significativo sul mercato internazionale. Tuttavia, è fondamentale rimanere informati sulle nuove normative e adeguare le proprie strategie aziendali per sfruttare al meglio i benefici di questa importante riforma.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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