L’Unione Europea ha deciso di rafforzare le misure restrittive nei confronti dell’Iran in risposta al suo sostegno militare alla Russia nella guerra in Ucraina e alle sue attività destabilizzanti in Medio Oriente.

In considerazione del continuo sostegno militare dell’Iran alla guerra della Russia contro l’Ucraina e ai gruppi armati non statali in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso, e in seguito agli attacchi iraniani con droni e missili contro Israele dello scorso 13 aprile, il Consiglio dell’UE ha deciso di ampliare il campo di applicazione delle misure restrittive nei confronti del Paese mediorientale attraverso il Regolamento (UE) 2024/1338 del 14 maggio 2024.

Quest’ultimo modifica il Regolamento (UE) 2023/1529, che già vietava l’esportazione di componenti utilizzati nella costruzione e nella produzione di veicoli aerei senza pilota (UAV) dall’UE all’Iran e prevedeva restrizioni di viaggio e misure di congelamento dei beni nei confronti di persone responsabili, che sostengono o sono coinvolte nel programma UAV dell’Iran, espandendo ora il raggio di azione anche ai missili.

L’UE potrà quindi colpire persone ed entità che forniscono, vendono o sono coinvolte nel trasferimento di missili e UAV iraniani:

  • a sostegno della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina;
  • utilizzati da gruppi ed entità armate per minare la pace e la sicurezza in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso; oppure
  • in violazione della Risoluzione 2216 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che impone l’embargo sulle armi.

Il nuovo regime si applica a sei persone e cinque entità ed è stato prorogato fino al 27 luglio 2024.

I destinatari saranno soggetti al congelamento dei beni e al divieto di viaggio in Unione Europea. Inoltre, è vietata la fornitura di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, alle persone fisiche o giuridiche, alle entità o agli organismi elencati, o a loro beneficio.

Vieneinoltre vietata l’esportazione di ulteriori componenti utilizzati nello sviluppo e nella produzione di UAV dall’UE all’Iran. In merito alla formulazione della modifica del Regolamento si osserva che nella nuova versione, l’Allegato II non presenta più la categoria 1 e la categoria 2, che erano relative a “Veicoli aerei senza equipaggio” e “Prodotti per la propulsione e la navigazione”. Molti di tali prodotti, se non tutti, sono stati, peraltro, riportati nelle categorie di nuova istituzione, ad esempio i “Sistemi di navigazione inerziale, unità di misura inerziali (IMU), accelerometri o giroscopi” sono stati riportati nella categoria 7. L’Allegato, infatti, aggiunge alle precedenti quattro categorie (6,7,9,10). La categoria 3, invece, oggi denominata “Materiali elettronici“, ricomprende effettivamente alcuni prodotti in precedenza liberamente esportabili verso l’Iran, sempre salve le eventuali limitazioni a carattere duale, tra cui “Condensatori al tantalio”, “Condensatori elettrolitici all’alluminio”, “Condensatori a dielettrico di ceramica, a più strati”.

Il divieto non si limita ad escludere la vendita diretta verso l’Iran ma anche la vendita indiretta di beni che potrebbero raggiungere l’Iran, anche attraverso transazioni apparentemente non ricadenti nell’ambito del divieto.

L’UE ha affermato di essere aperta al dialogo con l’Iran qualora decidesse di cambiare rotta e porre fine al suo sostegno alla guerra in Ucraina e alle sue attività destabilizzanti, anche se ciò appare poco probabile. Infatti, secondo quanto riportato dall’Irna, l’Agenzia di stampa della Repubblica Islamica, che ha diffuso un comunicato del Consiglio strategico iraniano per le relazioni estere, il percorso della politica estera del Paese continuerà nella direzione già intrapresa sotto la guida del leader Ali Khamenei, anche dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi. “Il presidente e il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian hanno fatto tutto il possibile per concretizzare gli interessi nazionali della Repubblica islamica e hanno compiuto sviluppi ammirevoli nella lotta contro le sanzioni tiranniche degli stranieri contro l’Iran, nonché nel sostegno al movimento di resistenza nella regione e al popolo eroe della Palestina” si legge nel comunicato.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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