Dopo il pieno recupero nel 2022 del fatturato delle imprese manifatturiere ai livelli pre-Covid, nel 2023 l’export regionale del Lazio è sceso dell’11% ma è rimasto “su livelli storicamente elevati, grazie a poli tecnologici e ai distretti industriali.

È quanto emerge dalla ricerca sui Distretti industriali e sui poli tecnologici del Lazio curata dal Research Department di Intesa Sanpaolo. La regione Lazio, si sottolinea, presenta un’elevata specializzazione nei settori avanzati, in particolare nella farmaceutica, nell’aerospazio, nell’elettronica, ma anche in settori più tradizionali, come l’alimentare, i materiali da costruzione, i prodotti della stampa, la detergenza e la cosmetica. Proprio intorno ad alcune di queste specializzazioni, si sono sviluppati in regione tre poli tecnologici ad elevato contenuto hi-tech: il Polo Farmaceutico e l’Aerospaziale del Lazio e l’ICT romano, a cui si aggiungono il distretto industriale della Ceramica di Civita Castellana e quello dell’Ortofrutta dell’Agro-pontino.

Elevata è anche la presenza di start-up innovative in regione: il Lazio è al secondo posto in Italia per numero, con circa 1.600 start-up innovative ad aprile 2024, dopo la Lombardia che ne conta oltre 3.400. Tra il 2008 e il 2023 le cinque realtà monitorate dalla ricerca sono passate complessivamente da circa 4,5 miliardi di euro di esportazioni a quasi 14 miliardi di euro (+206%).

Trainanti i mercati europei: per i poli tecnologici il Belgio è stata la destinazione che è cresciuta di più (oltre 4 miliardi di euro di esportazioni verso questo mercato nel 2023), seguito da Paesi Bassi (2,6 miliardi) che precedono al terzo posto gli Stati Uniti (1,3 miliardi). Per i distretti tradizionali, i cui valori esportati sono più contenuti, il podio va alla Germania (132 milioni) seguita da Polonia (30 milioni), Paesi Bassi (21 milioni), Francia (20 milioni) e Austria (14 milioni); bisogna attendere la sesta posizione per l’unica destinazione extra-europea, gli Stati Uniti (13 milioni).

Nel 2023 l’export regionale ha registrato un calo rispetto ai valori del 2022 (-11%), dovuto principalmente alla farmaceutica (-9,2%), ma alcuni comparti hanno continuato a crescere come l’agro-alimentare (+3,8%) e la detergenza e cosmetica (+8,3%). Risultati eterogenei nel 2023 anche per poli e distretti: arretrano sui mercati esteri i tre poli tecnologici (-9,5% per la Farmaceutica del Lazio, -19,6% per l’Aerospazio del Lazio e -13,5% per l’ICT romano), ma anche il distretto viterbese (-12,7% per la Ceramica di Civita Castellana); l’unico in crescita è quello agro-alimentare (+14% l’Ortofrutta dell’Agro-pontino).

Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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