Il bando prevede la concessione di contributi a fondo perduto fino a 145mila volti a sostenere l’introduzione di innovazioni di prodotto o di processo nelle imprese femminili.
È attivo il bando della Regione Lazio “Donne, Innovazione e impresa” che sostiene l’innovazione dell’imprenditoria femminile, contribuendo insieme ad altre azioni regionali, nazionali ed europee a diffondere i valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale.
Nel Lazio la quota di imprese femminili sul totale delle imprese attive è pari al 24%; un dato leggermente superiore alla media nazionale (23%) e sotto la media europea (32%).
Il Lazio si posiziona terzo tra le regioni italiane come numero di imprese femminili, con 139.107 unità per la maggior parte concentrate a Roma e provincia (97.136). Si tratta di imprese attive perlopiù nel settore del commercio (27% del totale), in quello dell’Agricoltura (13%), nella ristorazione e alloggi (11%), nei servizi (11%). Ciò evidenzia come quello femminile sia un segmento produttivo meno “industrializzato”. Il Lazio vanta la maggiore concentrazione (40,5%) di imprese femminili costituite come società di persone, ed è primo tra le regioni per incidenza delle imprese femminili in forma di società di capitale con il 42,4%.
Questo bando mira quindi a promuovere la capacità d’innovazione dell’imprenditoria femminile nella regione per rendere più competitivo l’intero tessuto produttivo del Lazio, sostenendo l’adozione di innovazioni di prodotto, di processo e dell’organizzazione aziendale, attraverso cui cogliere le opportunità offerte delle nuove tecnologie per affrontare le sfide lanciate dalla continua evoluzione dei mercati.
Caratteristiche dell’agevolazione
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto, riconosciuto a titolo di de Minimis (Reg. (UE) 2023/2831), nella misura massima di 145.000 euro per singola PMI e con una percentuale sulle spese ammissibili dal 40% al 60%. La spesa minima non può risultare inferiore a 60.000 euro.
Il plafond destinato al bando ammonta a 5 milioni di euro.
Beneficiari
L’intervento è destinato alle imprese che rientrano nei parametri dimensionali di PMI e sono imprese femminili con sede operativa nella regione Lazio.
Per imprese femminili si intendono:
- la lavoratrice autonoma donna;
- l’impresa individuale la cui titolare è una donna;
- la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
- lo studio associato in cui il numero di donne associate rappresenti almeno il 60% dei componenti della compagine sociale;
- la società di capitale le cui quote di partecipazione siano possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne e da Imprese Femminili e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne.
Progetti finanziabili e spese ammissibili
L’Avviso sostiene l’introduzione di innovazioni di prodotto o dei processi aziendali, che siano nuove per la PMI femminile beneficiaria, ma non necessariamente per il mercato, e riguardino le 9 aree di specializzazione individuate dalla Smart Specialization Strategy regionale (“Scienze della Vita”, “Economia del Mare”, “Green Economy”, “Agrifood”, “Aerospazio”, “Sicurezza”, “Automotive e Mobilità Sostenibile”, “Patrimonio Culturale e Tecnologie della Cultura” e “Industrie Creative e Digitali”.)
Ciascuna impresa femminile può presentare un solo progetto agevolabile riguardante la produzione di un bene o servizio nuovo o migliorato, che si differenzi in modo significativo rispetto a quelli già realizzati dall’impresa, ad esempio sul piano delle caratteristiche tecniche, dei componenti, dei materiali, del software incorporato, della facilità d’impiego, della semplificazione della procedura di utilizzo, della maggiore flessibilità o di altri elementi concernenti le prestazioni e le funzionalità.
Nello specifico, sono ammissibili le spese necessarie per:
a) investimenti materiali;
b) canoni SaaS, IaaS e Paas sostenute per l’adozione di nuove soluzioni digitali;
c) know how, servizi e consulenze nella misura massima del 20 % delle precedenti voci a) e b);
d) costi del personale, generali e amministrativi, riconosciuti nella misura forfettaria del 20% delle precedenti spese da rendicontare a), b) e c).
Iter valutativo ed istruttoria
L’avvio ad istruttoria dei progetti avviene mediante una graduatoria determinata sulla base dei criteri oggettivi di seguito riportati e inizialmente formata sulla base dei punteggi calcolati dalle medesime PMI femminili partecipanti. In sede di istruttoria saranno verificati i punteggi calcolati dalle imprese richiedenti.
La Commissione di Valutazione, con riferimento alle richieste risultate formalmente ammissibili e nel rispetto dell’ordine decrescente dei punteggi verificati, esprime le proprie valutazioni su:
- coerenza della proposta progettuale con il carattere innovativo dei progetti sostenuti dall’avviso;
- qualità della proposta progettuale, con riferimento alla sua fattibilità tecnica, alla rilevanza dei risultati attesi e al loro impatto rispetto le esigenze della PMI femminile proponente;
- sostenibilità economica e finanziaria della proposta progettuale;
- rilevanza innovativa e industriale della proposta progettuale.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande dovranno essere inviate online esclusivamente tramite il portale GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 23 aprile alle ore 17:00 del 12 giugno 2024.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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