Alibaba: un Terzo dell'Export Italiano in Cina Passa dalle sue Piattaforme

Alibaba: un Terzo dell'Export Italiano in Cina Passa dalle sue Piattaforme

27 Marzo 2024 Categoria: Digital Export Paese:  Cina

Alibaba rappresenta una risorsa preziosa per l’Italia. Un partner che non solo aiuta le nostre imprese a crescere, ma contribuisce allo sviluppo dell’economia del nostro Paese.

È stato presentato lo scorso venerdì 22 marzo, presso la Camera dei Deputati, durante la tavola rotonda organizzata su iniziativa dell’Onorevole Marco Cerreto, Componente della XIII Commissione Agricoltura, lo “Studio sull’impatto macroeconomico del contributo di Alibaba all’economia europea”, realizzato da Alibaba Group in collaborazione con SDA Bocconi ed avente come focus l’analisi dell’effetto economico positivo prodotto dai marketplace del colosso cinese in Italia.

Il report evidenzia come nel periodo pandemico (2019 – 2022) si sia registrata una crescita del fatturato pari al 140%. Solo nel 2022, le oltre 500 aziende italiane che hanno portato il loro business sulle piattaforme B2C di Alibaba dedicate al mercato cinese, hanno raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato importante che corrisponde a circa un terzo del valore dell’export italiano totale in Cina.

Favorendo la connessione tra le nostre aziende e la crescente richiesta di prodotti italiani in Cina, Alibaba si conferma un partner fondamentale per le aziende italiane che vogliono vendere i loro prodotti in Oriente. Grazie alle sue piattaforme digitali rivolte al mercato asiatico, infatti, le nostre imprese possono raggiungere un bacino di utenza vastissimo, composto da oltre 800 milioni di consumatori cinesi e non solo: grazie ad Alibaba, più di 2.000 imprese italiane, prevalentemente di dimensioni medio-piccole, oggi promuovono i loro prodotti in showroom online in oltre 200 Paesi.

“I numeri sono molto importanti soprattutto se li andiamo a guardare a ritroso dal 2016, da quando cioè è iniziata la globalizzazione di Alibaba in Europa e per la prima volta abbiamo aperto un ufficio operativo in Italia. All’epoca, nel 2016, i dati erano di 200 milioni di euro, quindi - ha spiegato Manfredi Minutelli, Direttore Affari Governativi Europa, UK, Israele di Alibaba Group - vuol dire che noi siamo cresciuti in otto anni di venti volte. Una crescita questa non solo chiaramente per Alibaba, ma soprattutto per l’economia italiana, l’indotto e le tasse. Tutti numeri che sono stati analizzati dall’università Bocconi su nostro incarico proprio per andare a certificare l’impatto economico di Alibaba non solo in Italia, ma in Europa. Questo è stato il primo caso in cui abbiamo affidato lo studio per andare a vedere quanto abbiamo contributo all’economia locale perché molto spesso noi dobbiamo superare il preconcetto secondo il quale un gruppo come Alibaba porta prodotti cinesi di basso costo in Italia. La differenza tra i prodotti che noi vendiamo attraverso la piattaforma ai consumatori europei e i prodotti italiani, che noi vendiamo ai consumatori cinesi, sono numeri totalmente differenti”.

In effetti i dati parlano chiaro. Come spiegato da Carlo Alberto Carnevale Maffè, responsabile scientifico della ricerca realizzata da SDA Bocconi: “La ricerca svolta sui servizi di e-commerce attivati dal gruppo Alibaba tra le aziende europee e i consumatori della macro regione cinese ha evidenziato una forte crescita dei volumi di export: 26,2 miliardi nel 2022 nel campione analizzato (EU4, ovvero Francia, Italia, Germania Spagna), con un +40% di crescita rispetto al 2019. La dinamica del fatturato ha avuto significativi impatti positivi sul PIL dei Paesi EU4 (+15,6 miliardi) e sui posti di lavoro (oltre 170 mila), specie nel comparto delle PMI che offrono prodotti di eccellenza, e che grazie a questi canali hanno accesso a un enorme mercato che sarebbe altrimenti precluso a chi non ha capitali e competenze adeguate. È un’importante lezione anche per le istituzioni europee, che possono intervenire in modo più mirato a supporto dell’export, investendo sullo sviluppo di nuove competenze e sull’utilizzo dell’immenso patrimonio informativo generato dagli interscambi digitali. L’e-commerce non è un avversario da combattere, bensì una nave-scuola per piccole e grandi imprese che vogliono solcare i mari dei nuovi mercati globali.”

Lo pensa anche l’Onorevole Marco Cerreto, secondo cui “L’e-commerce rappresenta oggi uno strumento cruciale per le imprese italiane desiderose di penetrare nei mercati internazionali ed extra-UE. In particolare, il mercato cinese mostra un forte interesse per i prodotti Made in Italy di alta qualità. Personalmente, credo che l’e-commerce possa fungere da catalizzatore con le adeguate tutele a garanzia dei marchi e dell’origine, per consentire alle nostre imprese di competere e incrementare i loro fatturati attraverso questi mercati.”

E lo ha ribadito anche l’Onorevole Luca Sbardella, Componente I Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati, secondo cui: “Le esportazioni sono un elemento fondamentale dell’economia italiana, conferendo al nostro Paese un’identità distintiva a livello globale. Per assicurare una competitività duratura, è cruciale considerare sia il contesto internazionale che le dinamiche interne. La politica estera e di sicurezza dell’UE fornisce una solida base per lo sviluppo industriale e commerciale; tuttavia, è indispensabile una stretta collaborazione tra settore pubblico e privato per massimizzare il potenziale delle esportazioni. Il governo si impegna attivamente a sostenere le iniziative volte a potenziare le esportazioni italiane e a migliorare la competitività del Paese sul mercato globale.”

Ma non è solo l’export a beneficiare di questa collaborazione. Alibaba è in prima linea nella lotta alla contraffazione e nella tutela delle indicazioni geografiche italiane, collaborando con le istituzioni italiane come l’ICQRF. Paolo Tolomei, Dirigente presso la Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari (MASAF), ha sottolineato come “L’ICQRF da circa dieci anni sta portando avanti collaborazioni fondamentali con i principali players mondiali dell’e-commerce. L’ICQRF ha costruito una vera e propria attività di controllo specifica sul web che, ancora oggi, è considerata una best practice a livello europeo. Già dal maggio 2015 l’ICQRF e Alibaba Group cooperano per la tutela delle indicazioni geografiche italiane sulle piattaforme del gruppo. Grazie a questa collaborazione con Alibaba i prodotti alimentari di eccellenza del Made in Italy sono protetti contro ogni forma di pratica sleale scorretta quale imitazione, usurpazione, evocazione ed usi illegittimi, a beneficio dei produttori italiani e dei consumatori cinesi e internazionali. Gli annunci e i prodotti irregolari vengono rimossi dai siti web in tempi rapidissimi (24-48 ore).”

E per quanto riguarda il futuro, l’auspicio è che questa collaborazione possa andare oltre, come suggerito dall’Onorevole Elisabetta Gardini, Componente III Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati e Presidente di SME Connect Italia: “Questo mondo in continua evoluzione richiede competenze specializzate difficili da trovare all’interno delle piccole imprese. Alibaba, come altre piattaforme digitali avanzate, potrebbe offrire programmi di formazione e supporti specifici per le PMI aiutandole a comprendere meglio le opportunità di export digitale, a sviluppare competenze tecniche e a navigare nel mercato internazionale, accompagnandole nella crescita senza aumentare i costi di produzione.”

In un mondo sempre più globalizzato, la collaborazione è fondamentale per il successo. E la collaborazione tra Alibaba e l’Italia è un esempio virtuoso di come, insieme, si possano raggiungere grandi risultati.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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