Dal 1° febbraio è scesa a 70 euro la soglia minima di spesa per accedere al servizio che consente ai turisti extra-Ue di comprare beni nel Belpaese senza pagare l’Iva o ricevere un rimborso dell’imposta.

Novità per i turisti che, dal 1° febbraio 2024, faranno acquisti in Italia. Grazie al bonus “Tax Free Shopping”, infatti, i cittadini residenti o domiciliati al di fuori dell’Unione Europea in visita in Italia possono acquistare beni nel nostro paese senza pagare l’Iva oppure ottenere successivamente un rimborso della stessa.

Se fino al 31 gennaio 2024 il limite di spesa oltre il quale scattava il beneficio era fissato a 154,90 euro, con la Legge di Bilancio 2024 lo stesso scende ora a 70 euro.

La misura vuole sostenere la ripresa della filiera del turismo nazionale e implementare il rilancio del made in Italy a livello internazionale. Secondo le stime del Ministero del Turismo, è previsto un aumento di flusso di circa 119 milioni di euro all’anno nelle casse statali grazie a questa misura, che dovrebbe produrre un effetto moltiplicatore derivante dall’incremento della domanda turistica e dai conseguenti aumenti dei consumi e degli investimenti.

A chi spetta il bonus?

Il bonus per gli acquisti effettuati in Italia da soggetti non residenti o domiciliati nell’Unione Europea può essere concesso a condizione che:

  • il valore dei beni acquistati, per ogni fattura, sia superiore a 70 euro;
  • la merce sia destinata all’uso personale o familiare e sia trasportata nei bagagli personali;
  • sulla fattura siano riportati la descrizione della merce, i dati anagrafici del viaggiatore stesso, gli estremi del passaporto o altro documento equipollente per comprovare che il viaggiatore sia residente o domiciliato fuori dall’UE;
  • l’uscita dei beni dal territorio UE avvenga entro il 3° mese successivo alla data di emissione della fattura, comprovata dal “visto doganale”;
  • la fattura così convalidata venga restituita al venditore italiano entro i 4 mesi successivi al mese di acquisto.

Come funziona?

È possibile ottenere l’agevolazione in due modalità:

  1. attraverso lo sgravio diretto che prevede lo scorporo dell’imposta dal presso di vendita (bisogna assicurarsi che il negozio scelto esponga in vetrina il cartello “Tax Free Shopping” o “Euro Tax Free”)
  2. il rimborso successivo dell’IVA gravante sui beni acquistati sul territorio nazionale.

L’esercente, in entrambi i casi, emette e inoltra la fattura all’agenzia delle Dogane in formato elettronico. Inoltre all’acquirente dovrà esser rilasciato il documento digitale tramite e-mail oppure in formato analogico.

Nel caso in cui richieda il rimborso dell’Iva, oltre alla fattura l’acquirente riceverà dal negoziante anche il modello di Tax Refund. Per richiedere il rimborso, i viaggiatori stranieri possono fare affidamento su agenzie internazionali specifiche, note come Tax Refund Agency, incaricate di restituire l’IVA ai cittadini extra-UE. Per favorire questo processo e semplificarlo, presso i punti di uscita nazionali è attivo dal 1° settembre 2018, il servizio OTELLO (Online Tax Refund at Exit: Light Lane Optimization), il sistema messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per digitalizzare il processo di apposizione del “visto doganale” sulla fattura tax free, al fine di avere diritto allo sgravio diretto o al rimborso successivo dell’IVA gravante sui beni acquistati sul territorio nazionale da soggetti domiciliati o residenti fuori dall’UE. La procedura digitalizza il visto da apporre alle fatture tax free, emesse in modalità elettronica.

L’Agenzia Dogane e Monopoli ha messo a disposizione degli utenti anche un video tutorial su come funziona il bonus shopping mediante la procedura OTELLO. In questa pagina è possibile trovare il video in tutte le lingue.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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