Dall’Expo di Osaka Spinta da 600 Milioni all’Export. L’esposizione Apre le Porte dell’Asia all’Italia

Dall’Expo di Osaka Spinta da 600 Milioni all’Export. L’esposizione Apre le Porte dell’Asia all’Italia

12 Gennaio 2024 Categoria: Marketing Internazionale Paese:  Giappone

L’Expo di Osaka rafforzerà i legami economici Italo-Giapponesi, prevedendo un aumento del 20% nell’export italiano in Giappone, stimato attorno ai 600 milioni di euro.

L’Expo di Osaka rinsalda il legame delle imprese italiane con il Giappone. La manifestazione sarà un’importante occasione per dare ulteriore slancio a un interscambio già solido, che si aggira sui 13 miliardi di euro. «Secondo una stima realizzata dal Politecnico di Milano, dopo l’Expo il tasso di crescita dell’export italiano in Giappone salirà del 20%», spiega Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka. «Parliamo di circa 600 milioni in più».

Focus sulla silver economy

Per farsi trovare pronte all’appuntamento Assolombarda e Padiglione Italia hanno siglato ieri un accordo di intesa e di collaborazione. Durante l’evento sono stati presentati i bandi che consentiranno alle aziende di partecipare all’Esposizione Universale, che si terrà dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. «I giapponesi ci apprezzano soprattutto per la moda e l’agroalimentare, ma anche la nostra meccanica e la farmaceutica si stanno facendo strada», racconta Vattani. La silver economy è un altro campo di grande complementarità per due Peasi caratterizzati da un’età media elevata e da una bassa natalità. «Il Giappone, per la sua struttura demografica, è molto vicino a noi. Quindi sarà interessante portare l’esperienza nata con il silver economy network di Assolombarda», afferma il presidente Alessandro Spada.

Il padiglione italiano

L’attenzione per le persone anziane calza a pennello nel tema di Expo 2025 Osaka, Progettare la società futura per le nostre vite, un concept che invita a concentrarsi sui grandi cambiamenti sociali, ma anche ambientali ed economici che l’umanità ha affrontato negli ultimi anni. «In questo contesto l’Italia si inserisce con un padiglione che valorizza l’arte e la sua valenza rigenerativa nella vita», rivela Vattani. La struttura sarà composta da una mostra permanente formata da tre aree diverse.

La parte principale sarà un teatro, elemento che riporta al tema dell’arte. Sul tetto ci sarà un giardino all’italiana, con un caffè e un ristorante a testimoniare lo stile vita del Paese. Infine, le aziende saranno ospitate nella parte espositiva interna, composta da quattro padiglioni: la particolarità di quest’edizione è che uno ospiterà per la prima volta la Santa Sede. «Tra i 160 Paesi partecipanti l’Italia è stato il primo ad avviare i lavori», racconta il commissario generale. «Prevediamo di finire la parte strutturale in autunno e di completare le installazioni interne a gennaio 2025».

In Italia 400 aziende giapponesi Nelle intenzioni di Vattani l’Expo di Osaka sarà anche l’occasione per portare un po’ di Giappone in Italia: «Nel nostro Paese sono presenti 400 aziende giapponesi, per un valore che si aggira sui 23 miliardi. Possiamo incrementare questa presenza e mettere in contatto le 3 milioni di pmi giapponesi con il sistema produttivo italiano».

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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