L’India sarà la seconda potenza economica del mondo, superata solo dalla Cina, nel 2075. Dell’Italia non ci sarà più traccia: il futuro appartiene alle economie emergenti.
Verso la fine di questo secolo cambierà profondamente la geografia economica del pianeta rispetto a come la conosciamo ora. È quanto emerge dal report The Path to 2075 della banca statunitense Goldman Sachs secondo cui, nel 2075, la prima potenza economica sarà la Cina, seguita dall’India che scavalcherà gli Stati Uniti, i quali si piazzeranno sul terzo scalino del podio.
Sono quattro, secondo il report, gli elementi che influiranno su questo cambiamento dell’economia globale nei prossimi 50 anni:
- il primo è una crescita dell’economia globale più lenta, dovuta a un sempre più debole incremento della popolazione mondiale. Tale incremento si è dimezzato negli ultimi 50 anni, passando dal 2% all’anno a meno dell’1%, e si prevede che scenderà quasi a zero entro il 2075.
- Il secondo è la convergenza dei mercati dei paesi emergenti, che rimane intatta, guidata dalle potenze asiatiche. Come già detto la crescita economica sarà più lenta e questo avverrà sia nelle economie sviluppate che in quelle emergenti, ma in termini relativi le seconde cresceranno più velocemente rispetto alle prime e questo impatterà profondamente sulla classifica delle principali economie del pianeta.
- Il terzo elemento è l’improbabilità che si ripeta il decennio di eccezionalità dell’economia statunitense appena trascorso.
- Il quarto è la diminuzione della disuguaglianza globale e una crescita di quella locale.
Ma vediamo quale sarà la top 10 delle economie mondiali nel 2075 e come cambierà lo scenario nei prossimi decenni:
1. CINA
Oggi al secondo posto dopo gli Stati Uniti, già dal 2050, secondo il report, sarà in cima alla classifica delle potenze mondiali.
2. INDIA
Le ragioni alla base della crescita dell’India, che oggi si trova, dopo Stati Uniti, Cina, Giappone e Germania, alla quinta posizione, sono diverse. Santanu Sengupta, economista di Goldman Sachs Research per l’India, sottolinea innanzitutto i progressi del paese in termini di tecnologia e innovazione. Queste ultime sono alla base dell’incremento di produttività del lavoro. Secondo la Nasscom, l’associazione commerciale non governativa indiana, il fatturato dell’industria tecnologica indiana dovrebbe aumentare di 245 miliardi di dollari entro la fine del 2023. La crescita sarà generata da tutti i settori dell’IT, della gestione dei processi aziendali e dei prodotti software.
Inoltre, la demografia favorisce l’India, che con 1,4 miliardi di abitanti è oggi il paese più popolato del mondo. Qui la transizione demografica sta avvenendo in modo più graduale e su un periodo di tempo più lungo rispetto al resto dell’Asia. Ciò è dovuto principalmente a un calo più graduale dei tassi di mortalità e di natalità in India rispetto al resto dell’Asia. Non solo: la crescita della popolazione indiana proseguirà. Nel paese l’indice di dipendenza (ossia il rapporto tra persone in età lavorativa e non) sarà tra i più bassi tra le grandi economie per i prossimi 20 anni circa. Ciò le offre l’opportunità di mettere a punto la capacità produttiva, continuare a far crescere i servizi e le infrastrutture.
Inoltre, le condizioni sono favorevoli per gli investimenti. Grazie ai dati demografici favorevoli, il tasso di risparmio dell’India è destinato ad aumentare con la diminuzione del tasso di dipendenza, l’aumento dei redditi e il maggiore sviluppo del settore finanziario. Per tutti questi motivi, ci sarà una dotazione di capitali utile a promuovere nuovi investimenti. Anche la transizione verso l’energia verde rappresenta una grande opportunità di investimento.
3. STATI UNITI
Secondo Goldman Sachs Research, è molto improbabile che si ripeta questo decennio di eccezionalità dell’andamento economico del paese, oggi in testa alla classifica, con una crescita inferiore di quella dei paesi emergenti che lo sorpasseranno nei prossimi decenni.
4. INDONESIA
Il report di Global Sachs Research inserisce l’Indonesia al quarto posto nelle potenze mondiali del 2075. Oggi il paese non si trova nemmeno tra i primi 15.
5. NIGERIA
Entro il 2050 il paese entrerà nella classifica dei primi 15 paesi, per poi arrivare alla quinta posizione entro il 2075. La Nigeria è considerata uno dei paesi con maggiori potenzialità economiche nell’Africa subsahariana, grazie alla sua vasta popolazione, alle risorse naturali e alle dimensioni del suo mercato interno. La Nigeria, infatti, è ricca di risorse naturali, oltre al petrolio, come il gas naturale, il carbone e i minerali ed ha una popolazione tra le più giovani al mondo, il che potrebbe tradursi in una forza lavoro abbondante e dinamica, se adeguatamente istruita e impiegata. Inoltre, gli investimenti stranieri diretti possono contribuire a sviluppare settori chiave dell’economia e trasferire tecnologie avanzate.
6. PAKISTAN
Secondo Goldman Sachs il paese sarà al sesto posto nella classifica delle economie mondiali.
7. EGITTO
Dal 2050 al dodicesimo posto della classifica, nel 2075 l’Egitto sarà la settima potenza mondiale.
8. BRASILE
Entro il 2050, il Brasile salirà all’ottavo posto nella classifica delle potenze mondiali.
9. GERMANIA
Oggi al quarto posto, entro il 2075 il paese sarà al nono della classifica.
10. REGNO UNITO
Il paese, al momento al sesto posto della classifica, scenderà al decimo tra 50 anni.
Dell’Italia non ci sarà più traccia: il futuro appartiene alle economie emergenti.
L’evoluzione della Top Ten dal 1980 al 2075
Questa prospettiva suggerisce che il mondo sta vivendo una fase di significativa trasformazione economica, con il predominio economico che si sposterà dall’Occidente all’Asia e all’Africa. Questi cambiamenti avranno profonde implicazioni per la politica economica, la geopolitica e la cooperazione globale e nei prossimi anni sarà fondamentale adattarsi a questa nuova realtà economica e cercare opportunità di collaborazione e crescita in un mondo in rapida evoluzione.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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