Personalizzazione, Gamification ed Esperienze Sensoriali: i Nuovi Trend dell’E-commerce

Personalizzazione, Gamification ed Esperienze Sensoriali: i Nuovi Trend dell’E-commerce

02 Agosto 2023 Categoria: Digital Export

Il mondo dell’e-commerce sta subendo una profonda trasformazione e nei prossimi anni le vendite online sono attese crescere ad un ritmo più lento, ma per chi saprà agganciare le tendenze in atto le opportunità non mancheranno!

La forte impennata che l’e-commerce ha avuto negli ultimi anni, anche grazie alla pandemia, sta subendo una battuta d’arresto: Euromonitor International prevede che le vendite globali di prodotti online registreranno una crescita a cifra singola nei prossimi cinque anni, mettendo a segno, dunque, tassi di incremento molto inferiori rispetto al picco di oltre il 30% raggiunto nel 2020.

Questo dato, però, non deve allarmare rivenditori e marchi: non significa che le vendite online si fermeranno, ma semplicemente che bisogna diventare più abili nella ricerca di opportunità. L’e-commerce, infatti, rimarrà una forza trainante, rappresentando il 47% della crescita del commercio al dettaglio entro il 2027, ma il canale online sta raggiungendo un nuovo livello di maturità, soprattutto nei mercati più sviluppati, dove i tassi di penetrazione per categorie specifiche potrebbero diventare presto saturi. Pertanto, i rivenditori e i marchi stanno adottando nuove tattiche per raggiungere e coinvolgere i consumatori.

Sono soprattutto tre le tendenze che già dominano il mercato dell’e-commerce e che continueranno a guidarlo nei prossimi anni. Scopriamo quali!

E-Customisation

Dall’ultima indagine digitale di Euromonitor “Voice of the Consumer”, è emerso che il 47% dei consumatori digitali si aspetta una migliore personalizzazione in cambio delle proprie informazioni personali. Un maggiore desiderio di personalizzazione significa offrire una gamma più ampia di opzioni su misura per gli acquisti online. Tecnologie come l’intelligenza artificiale rendono più facile per i marchi personalizzare i prodotti su richiesta o migliorare il livello delle esperienze di shopping individuali.

Starbucks è un esempio lampante di un’azienda che ha avuto successo nell’abbracciare la personalizzazione. Il gigante delle caffetterie offre più di 170.000 opzioni di personalizzazione sulla sua app e ha notato in un rapporto sugli utili che questa iniziativa è stata “il più grande fattore trainante” dell’aumento della spesa per cliente nella storia. Molte altre aziende stanno prendendo spunto dalla strategia di Starbucks per migliorare il livello di scelte offerte attraverso le proprie app.

Game Changers

La stessa indagine ha rivelato che il 75% dei consumatori digitali ha abbandonato un acquisto online l’anno scorso a causa di un costo di spedizione inaspettato. L’abbandono dei carrelli e i bassi tassi di conversione, spesso, sono infatti imputabili a problemi relativi alla spedizione, ai pagamenti oppure ad inconvenienti tecnici.

Per limitare questi problemi, molte aziende online stanno sfruttando il gioco come strategia per stimolare la crescita. Il “gamificare” il commercio, ovvero imitare tecniche dal mondo dei giochi per incoraggiare un comportamento desiderato, utilizza il potere delle ricompense e della competizione per ispirare l’attività delle app. Le aziende stanno anche integrando queste caratteristiche per raccogliere dati di prima parte preziosi, diventati più difficili da reperire a causa di restrizioni sulla privacy più rigorose.

Jebbit, una startup con sede a Boston, offre ai marchi la possibilità di aggiungere quiz e altri elementi interattivi ai siti web per agganciare nuove lead, aumentare i tassi di conversione e recuperare i carrelli abbandonati - senza richiedere alcun codice. I quiz personalizzati di Jebbit registrano un tasso di completamento superiore alla media e generano decisioni d’acquisto sicure che generano fiducia nei consumatori. Il CEO Tom Coburn ha dichiarato che Jebbit ha visto aumentare l’interesse per queste funzionalità negli ultimi 18 mesi a causa dei cambiamenti normativi e della fine dei cookie di terze parti.

Sensory Shopping

Sempre più marchi sfruttano la tecnologia per creare esperienze multisenso online al fine di simulare meglio lo shopping di persona. I negozi di e-commerce si stanno così trasformandosi con contenuti visivi e uditivi più immersivi. Inoltre, i marchi stanno iniziando a spingere avanti il Web 3.0, utilizzando la tecnologia per evocare tutti i sensi come il tatto, l’olfatto e il gusto.

I progressi recenti sono stati guidati dalle aziende più grandi e meglio dotate di risorse o dalle startup innovative. Ad esempio, il gigante dei prodotti di bellezza e cura personale L’Oréal sta utilizzando una tecnologia uditiva innovativa per aiutare a trasmettere l’impressione di un profumo su Internet utilizzando il suono. Nel frattempo, l’azienda di bellezza sudcoreana AmorePacific ha creato un dispositivo in collaborazione con il MIT che consente agli utenti di monitorare la risposta della loro pelle agli stimoli esterni, portando il senso del tatto nell’era digitale.

Il 2023 potrebbe segnare un punto di svolta. I consumatori stanno diventando più a loro agio con il Web 3.0 e i marchi sono meglio posizionati per sfruttarlo con le esperienze immersive. I player del settore bellezza e moda, che sfruttano lo stile personale del consumatore, sono probabilmente quelli che trarranno i maggiori vantaggi.

Le aziende che vogliono prosperare online, quindi, devono saper comprendere le tendenze in atto e mirare ad acquisire e convertire attivamente i nuovi consumatori digitali, offrendo prodotti e servizi in grado di soddisfare le loro esigenze ed ottenendo così un importante vantaggio competitivo.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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