A partire dal 26 giugno le imprese esportatrici dei territori colpiti dall’alluvione di maggio potranno richiedere i ristori relativi ai danni materiali diretti subiti a causa dell’eccezionale ondata di maltempo.

Si tratta di contributi a fondo perduto per 300 milioni di euro complessivi che SIMEST mette a disposizione delle imprese in quanto gestore dei fondi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

In particolare:

  • una quota fino a 30 milioni di euro è riservata alle Micro e Piccole imprese
  • una quota fino a 180 milioni di euro è riservata alle PMI (incluse le Micro e Piccole imprese)
  • una quota fino a 90 milioni di euro è invece riservata alle Mid Cap (un numero di dipendenti oltre le 250 unità e fino a 1.500).

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER L’INDENNIZZO DEI DANNI MATERIALI DIRETTI SUBITI DALLE IMPRESE ESPORTATRICI LOCALIZZATE NEI TERRITORI COLPITI DAGLI EVENTI ALLUVIONALI

Le risorse possono essere richieste dalle PMI e dalle Mid Cap che abbiano sede operativa o unità locali nei comuni e nelle frazioni colpite dall’alluvione e che abbiano registrato nell’ultimo esercizio un fatturato dedicato all’export del 10%.

Il contributo copre i danni materiali ad attivi (per esempio immobili, attrezzature, macchinari, automezzi e scorte di magazzino) subiti dall’impresa richiedente con un nesso causale diretto con l’evento alluvionale, come accertato da una perizia asseverata rilasciata da un perito iscritto ad Albo/Ordine/Collegio professionale.

Ciascuna impresa potrà richiedere un importo massimo fino a 1,5 milioni di euro.

L’importo riconoscibile rispetto ai danni riportati nella perizia asseverata è pari a:

  • per i beni non assicurati, fino all’80% dei danni accertati;
  • per i beni assicurati, fino al 100% dei danni accertati esclusi dalla copertura assicurativa (franchigia/scoperto o quota non assicurata).

In ogni caso, il contributo concedibile non può superare il 100% del valore dei danni stimati dalla perizia asseverata. Il contributo è riconosciuto nei limiti della quota dei medesimi danni per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica, o a indennizzi assicurativi, sotto qualsiasi forma e da qualunque soggetto concessi o erogati.

La concessione dei contributi sarà disposta secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Pertanto si consiglia di non procrastinare l’invio della richiesta e procedere immediatamente all’apertura del portale.

SOSPENSIONE PAGAMENTI

Contemporaneamente, SIMEST attiva la possibilità, per le imprese dei territori colpiti, di richiedere la sospensione fino al 31 dicembre 2023 dei pagamenti in quota capitale e interessi sui finanziamenti in essere a valere sul Fondo 394 e sulla misura PNRR/Fondo 394, ferma restando la durata massima del finanziamento concesso. Sospesi inoltre fino al 31 agosto 2023 i termini dei procedimenti amministrativi per i finanziamenti in essere.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER €400 MILIONI

L’impegno di SIMEST in supporto del tessuto produttivo colpito dall’alluvione si completerà con la concessione di finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione per ulteriori €400 milioni a valere sul Fondo 394/81 gestito per conto della Farnesina. La misura sarà accessibile non solo alle imprese esportatrici ma – per la prima volta – anche a tutte le aziende della filiera produttiva locale.

IBS ITALIA assiste le imprese nel processo di valutazione, preparazione, presentazione e istruttoria delle misure SIMEST. Per qualsiasi ulteriore informazione o per ricevere supporto nella presentazione della domanda, compila il form su questa pagina e verrai ricontattato/a.

Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it

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