A fronte di una crescita dell’export del 6,6% nel corso dell’ultimo anno, l’ISTAT registra un crollo dell’import talmente drastico (-28,1%) che a marzo 2023 il nostro surplus commerciale raggiunge gli 8,455 milioni di euro, il valore più elevato da oltre trenta anni.
A marzo, dopo due mesi di crescita, l’export verso i paesi extra Ue27 segna una riduzione su base mensile del -4,6% dovuta principalmente alla contrazione delle vendite di beni di consumo non durevoli (-11,9%). In forte contrazione le esportazioni di energia (-27,0%) mentre aumentano quelle di beni di consumo durevoli (+2,7%) e, in misura contenuta, di beni strumentali (+0,7%) e beni intermedi (+0,3%).
Nel primo trimestre 2023, rispetto al trimestre precedente, l’export aumenta dell’1,3%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+9,2%).
Su base annua, la crescita dell’export rallenta con un incremento di solo il 6,6% (da +17,2% di febbraio). Ad esclusione dell’energia (-19,9%), la crescita riguarda tutti i raggruppamenti ed è più sostenuta per i beni strumentali (+10,6%) e i beni di consumo non durevoli (+8,2%).
L’export verso paesi MERCOSUR (+28,0%), Cina (+26,3%), Turchia (+25,4%), paesi ASEAN (+20,0%) e Stati Uniti (+9,3%) è in aumento in termini tendenziali; per contro, si riducono le vendite verso Giappone (-9,8%), Svizzera (-9,3%), Regno Unito (-7,9%) e paesi OPEC (-3,6%).
L’import, in calo da settembre dello scorso anno, registra un’ulteriore riduzione congiunturale (-12,9%) nell’ultimo mese spiegata per circa due terzi dai minori acquisti di energia e beni intermedi, favorevolmente condizionati dai ribassi dei relativi prezzi.
Anche nel primo trimestre 2023 l’import segna una netta riduzione congiunturale (-19,2%), generalizzata e più marcata per l’energia (-29,8%).
Su base annua l’import segna una drastica discesa(-28,1%), geograficamente diffusa, cui contribuisce la contrazione degli acquisti di tutti i raggruppamenti e, in particolare, di energia (-35,8%) e beni intermedi (-30,4%).
Le importazioni da tutti i principali paesi partner extra Ue27 sono in forte calo su base annua. Le flessioni tendenziali più ampie riguardano gli acquisti da Russia (-91,7%) e Cina (-34,4%).
A marzo 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +8.455 milioni (-793 milioni a marzo 2022). Il surplus commerciale, sostenuto dal forte avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, è il più elevato da oltre trenta anni.
Il deficit energetico (-5.326 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-8.546 milioni) mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 13.780 milioni, è elevato e in forte aumento rispetto a marzo 2022 (7.753 milioni).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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