L’export made in Italy, nell’ultimo anno, è cresciuto in valore del 10,8%, soprattutto verso le mete extra-europee, mentre i volumi sono quasi piatti (+0,1%). Da segnalare l’ottima performance del farmaceutico, in aumento del 51,3% rispetto a febbraio dell’anno scorso. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento ISTAT relativo al commercio estero.
A febbraio 2023 si stima una lieve crescita congiunturale per le esportazioni (+0,4%) dovuta soprattutto alle vendite di beni di consumo non durevoli verso i paesi extra Ue (+1,7%), mentre le esportazioni verso l’area Ue sono in diminuzione (-0,8%).
Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export cresce dell’1,1%.
A febbraio 2023, l’export cresce su base annua del 10,8% in termini monetari, mentre è pressoché stazionario in volume (+0,1%). La crescita dell’export in valore è molto più sostenuta verso i mercati extra Ue (+17,2%) rispetto all’area Ue (+5,5%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+51,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+12,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+12,4%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (+29,0%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono: Cina (con un aumento del +131,3%), Stati Uniti (+18,2%), Francia (+9,8%), Spagna (+12,9%) e Turchia (+26,2%). Le esportazioni verso Belgio (-3,0%) e Giappone (-7,5%) risultano in calo.
Per quanto riguarda le importazioni, a febbraio 2023 si stima una flessione del -1,4%, più accentuata (-6,5%9 nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023). L’import, in calo da settembre 2022, continua a ridursi grazie all’ulteriore contrazione degli acquisti di energia, favorevolmente condizionata dai ribassi del prezzo del gas naturale allo stato gassoso.
A febbraio 2023, l’import registra un incremento tendenziale del 3,1% in valore – sintesi di un aumento del 11,4% per l’area Ue e di una flessione per quella extra Ue (-6,5%) – e una riduzione del 2,5% in volume.
La stima del saldo commerciale a febbraio 2023 è pari a +2.108 milioni di euro (era -1.475 milioni a febbraio 2022), tornando in positivo.
Il deficit energetico (-5.811 milioni) si riduce rispetto a un anno prima (-6.864 milioni), mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.389 milioni di febbraio 2022 a 7.919 milioni di febbraio 2023.
I prezzi all’import segnano un nuovo calo congiunturale (-1,7%), il quinto consecutivo, e un ulteriore rallentamento della crescita tendenziale (+1,3% su base annua a febbraio, ma era +4,7% a gennaio),cui contribuiscono principalmente i ribassi dei prezzi del gas naturale, in primo luogo, e dell’energia elettrica nell’area non euro.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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