Prosegue la dinamica di crescita dell’export italiano fuori dai confini europei, in aumento del 17% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, grazie soprattutto agli acquisti da Cina e USA, mentre diminuiscono i nostri acquisti dagli stessi paesi. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento ISTAT.
A febbraio l’export verso i paesi extra Ue si conferma in crescita su base mensile (+1,7%), trainato soprattutto dalle vendite di beni di consumo non durevoli (+9,6%) ed energia (+25,9%). Diminuiscono invece le esportazioni di beni intermedi (-9,2%) e beni di consumo durevoli (-3,6%).
Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al precedente, l’export aumenta del 2,6%, trainato in particolare dalle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+9,4%).
Su base annua la crescita dell’export è sostenuta, sebbene in rallentamento, ed è pari al +17% (da +20,5% di gennaio). La crescita, generalizzata, è molto sostenuta per i beni di consumo non durevoli (+35,4%) ed è geograficamente molto concentrata: infatti, l’aumento delle vendite verso la Cina (+131,4%), in primo luogo, e poi verso la Turchia (+26,2%) e Stati Uniti (+18,2%), spiegano oltre i due terzi dell’incremento tendenziale complessivo. Risultano ancora in calo, invece, le vendite verso il Giappone (-6,5%).
Per quanto riguarda le importazioni, a febbraio 2023 si stima una flessione congiunturale pari al -1,8%, sostanzialmente dovuta alla contrazione degli acquisti di prodotti energetici (-6,7%), favorevolmente condizionata dai diffusi ribassi dei prezzi.
Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, l’import segna un calo congiunturale del 15,6%, diffuso a tutti i raggruppamenti e più marcato per l’energia (-26,2%).
Anche su base annua si conferma la dinamica flessiva dell’import che registra un calo tendenziale del 6,8%, determinato dalla riduzione degli acquisti di energia (-12,8%), beni intermedi (-8,9%) e beni di consumo durevoli (-14,9%).
Le importazioni dalla Russia si riducono dell’80% su base annua; diminuiscono anche gli acquisti da Cina (-14,2%) e Stati Uniti (-9,7%). Per contro, gli acquisti dagli altri principali paesi partner extra Ue27 aumentano: gli incrementi tendenziali più ampi riguardano paesi OPEC (+41,0%) e Regno Unito (+34,7%).
A febbraio 2023 il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +4.023 milioni (-1.162 milioni a febbraio 2022). Il deficit energetico (-5.743 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-6.797 milioni) e l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici aumenta da 5.635 milioni di febbraio 2022 a 9.766 milioni di febbraio 2023.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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