Il termine utile per la presentazione delle domande di accesso al contributo è stato prorogato per disponibilità di fondi residui. Altra novità importante è che ora sono ammesse anche le piccole imprese manifatturiere.
Si riapre la possibilità, per chi non abbia ancora colto l’occasione, di presentare la domanda per ottenere il Bonus Export Digitale, un progetto del Ministero degli Esteri e dell’Agenzia ICE gestito da Invitalia che punta a sostenere le imprese manifatturiere nelle attività di internazionalizzazione attraverso soluzioni digitali.
Infatti, è stato prorogato il periodo utile alle imprese per la compilazione e presentazione delle domande, inizialmente fissato al 15 luglio 2022, per disponibilità di fondi residui.
Inoltre, ora potranno fare richiesta pure le piccole imprese manifatturiere (con codice ATECO Primario compreso tra i codici 10.00.00 e 33), costituite anche in forma di reti e consorzi, le quali inizialmente erano state escluse dal contributo che era dedicato solo alle microimprese.
Si ricorda che per microimpresa si intende un’impresa con un numero di dipendenti inferiore a 10 e con un fatturato o totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro; si definisce invece piccola impresa quella che abbia un numero di dipendenti inferiori a 50 ed un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
Come funziona
Si tratta di un contributo a fondo perduto concesso in regime de minimis per i seguenti importi:
- 4.000 euro alle imprese a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 5.000 euro
- 22.500 euro alle reti e consorzi a fronte di spese ammissibili non inferiori, al netto dell’IVA, a 25.000 euro.
Il contributo è erogato in un’unica soluzione a seguito di rendicontazione delle spese sostenute presso società fornitrici iscritte all’elenco dedicato.
Cosa finanzia
Il bonus finanzia le spese per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate.
Le prestazioni puntano a sostenere i processi di internazionalizzazione attraverso:
- Realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile;
- Realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedono l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web;
- Realizzazione di servizi accessori all’e-commerce;
- Realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale;
- Digital marketing finalizzato a sviluppare attività di internazionalizzazione;
- Servizi di CMS (Content Management System);
- Iscrizione e/o abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
- Servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano;
- Upgrade delle dotazioni di hardware necessarie alla realizzazione dei servizi sopra elencati.
Come richiedere il Bonus per l’Export Digitale
Le domande devono essere presentate dal rappresentante legale dei soggetti richiedenti esclusivamente online, tramite il portale di Invitalia.
Per richiedere le agevolazioni è necessario essere in possesso di:
- SPID;
- Casella di posta elettronica certificata (PEC) attiva;
- Firma digitale;
Si ricorda infine che ciascuna impresa – singolarmente o tramite una rete o un consorzio - può presentare una sola richiesta di contributo.
Se desideri ricevere maggiori informazioni o assistenza nella compilazione della domanda, oppure sei alla ricerca di un Digital TEM, contatta IBS Italia (società iscritta nell’elenco delle società fornitrici) compilando il form su questa pagina o chiamando al numero 06 5919749.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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