Favorire la crescita economica dell’Italia, facilitando la circolazione delle merci negli scambi internazionali, è l’obiettivo dello statuto dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
Infatti, per rispondere ai grandi cambiamenti storico-economici, a livello tanto nazionale quanto internazionale, le imprese e le istituzioni si stanno carrozzando prendendo provvedimenti più lungimiranti, quali possono essere l’e-commerce, l’ e-communication e la pianificazione.
In questo quadro, la compliance doganale, intesa quale sistematico e strutturato adempimento di comunicazione e cooperazione preventiva per la corretta applicazione delle disposizioni doganali e fiscali correlate, rappresenta un valore aggiunto.
In che modo? «Innanzitutto, attraverso la gestione del rischio doganale, con il possesso di adeguati strumenti di audit contabile e operativo, con l’utilizzo appropriato e consapevole degli strumenti di certezza giuridica e di semplificazione offerti dalla normativa Ue e nazionale, con l’adattabilità organizzativa ai cambiamenti», spiega Paolo Massari, co-fondatore delle società di consulenza doganale C-Trade e Overy.
«Lo diciamo da sempre: la pianificazione doganale è una leva gestionale che può ridurre costi e tempi incidendo su tutte le funzioni aziendali tradizionali; la conoscenza degli strumenti doganali consente di ottimizzare i processi e di gestire al meglio le interazioni tra gli strumenti doganali e il ciclo aziendale», aggiunge Lucia Iannuzzi, consulente doganale e socia di Massari.
L’export: cos’è e di quali tutele gode a livello doganale unionale
Doganalmente esportare vuol dire inviare beni comunitari al di fuori del territorio doganale dell’Unione Europea; intuitiva la definizione, più complessa e articolata la realizzazione.
La normativa comunitaria, nel corso dell’ultimo decennio, ha sensibilmente innovato le procedure legate al regime dell’esportazione: telematizzazione delle dichiarazioni doganali, dematerializzazione dei documenti, scambio elettronico dei dati tra gli uffici doganali e tra questi ultimi e gli operatori commerciali, vita assai più semplice per gli esportatori e per tutti coloro che operano nel variegato mondo della logistica (trasportatori, gestori di magazzini e depositi, consolidatori, deconsolidatori, etc.) e della dogana al servizio dell’export nazionale.
Semplificazione, telematizzazione, partnership: tre concetti cari al legislatore nel nuovo Codice doganale dell’Unione. La dematerializzazione delle dichiarazioni doganali semplifica i rapporti tra e con l’autorità doganale, la partnership dogana/operatori economici aiuta a gestire i flussi di merci in ingresso e in uscita secondo criteri più razionali e a tutela dei soggetti rispettosi delle regole del commercio internazionale.
Il tutto semplifica i rapporti e le attività di controllo e riduce l’invasività del momento doganale nella vita delle aziende.
Così semplice, all’apparenza, da determinare in numerose imprese la convinzione di poter gestire direttamente l’attività, internalizzando le procedure non più solo contabili e amministrative, bensì anche dichiarative.
Come trasformare la dogana in business
Parlare di dogana alle aziende non è semplice, occorrono linguaggio semplice e idee chiare, che traducano in realtà concetti complessi. Questo è il significato ultimo dell’idea di trasformare la dogana in business e dare dignità aziendale ai processi doganali.
«Il rapporto teoria-prassi in tema di compliance doganale rappresenta un’unità dialettica: la teoria senza prassi è vuota, la prassi senza teoria è cieca», Massari spiega così uno dei punti chiave del lavoro di C-Trade e Overy.
Per parlare con i due esperti, Lucia Iannuzzi e Paolo Massari, e partecipare ai loro momenti di formazione sul tema della compliance doganale, la prossima occasione è la fiera Go International, che si terrà a Milano, al Palazzo delle Stelline il 4 e 5 ottobre 2022.
Go International è un appuntamento irrinunciabile per il mondo dell’export e dell’internazionalizzazione.
E non poteva mancare C-Trade, la prima società di consulenza con un approccio pratico ed a 360° sull’intera compliance doganale. Dalla pianificazione all’operatività fino ai servizi di logistica, i consulenti di C-Trade sono al fianco delle aziende dal 2015, partendo dalla formazione per diffondere la cultura doganale in azienda.
Saranno al Go International con uno stand, dove potersi incontrare e dialogare dei temi più caldi relativi a import/export (prendi il tuo appuntamento qui).
Ma anche con un workshop, mercoledì 5 ottobre, alle ore 16:00, dal titolo «La compliance doganale: import ed export in parole semplici» (prenota qui il tuo posto gratuito).
Nel corso del workshop i due esperti spiegheranno come garantire la compliance con il massimo dell’efficienza e del risparmio. Una oculata strategia può trasformare in realtà ciò che sulla carta sembra in antitesi: niente è più pratico di una buona teoria.
Fonte: a cura della redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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