Secondo uno studio di Statista, per le vendite online il 2022 sarà il primo anno in assoluto che vedrà i ricavi globali in calo a quota 3.748 miliardi di Dollari, pari a una contrazione del -2,5% rispetto al 2021. Secondo il report, le cause della flessione sono da ricercare nei problemi alla supplychain e l’inflazione.
Per la prima volta, a livello globale, le ultime previsioni di Statista (contenute nel Digital Market Outlook) rilevano i ricavi dell’e-commerce mondiale ridursi. Il report stima un calo del fatturato complessivo del -2,5% rispetto all’anno precendente: da 3.843 a 3.748 miliardi di Dollari.
Questa ipotesi è contenuta nel secondo capitolo del report, dal titolo “Dalla frenesia alla caduta: l’e-commerce è tornato alla normalità?”, nel quale viene evidenziata comunque che le previsioni sono ancora tema di dibattito tra gli esperti, in quanto: “I dati – scrive Statista – devono sempre essere visti in prospettiva e molti esperti del settore contestano il confronto tra i dati di crescita odierni e quelli dati pre-Covid-19. Tuttavia, il mercato è ora costretto ad affrontare questioni sostanziali su come andare avanti. Anche se al momento ci sono molti venti contrari, crediamo ancora che le azioni online alla fine aumenteranno e la crescita dei ricavi tornerà in pista”.
La crescita negativa prevista deve essere letta nel contesto della precedente previsione per il 2022, che ipotizzava 481 miliardi di dollari in più di entrate entro la fine dell’anno.
I problemi della catena di approvvigionamento sono il più grande fattore di indebolimento, ma anche l’inflazione gioca un ruolo significativo nella revisione al ribasso. “La recessione globale ampiamente attesa e il conseguente aumento della disoccupazione lasciano al settore dell’e-commerce ostacoli significativi da superare prima che possa finalmente tornare in carreggiata”, conclude Statista.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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