Record per l’Export Made in Italy: nel 2021 Cresce del +18,2% e Supera i Livelli Pre-Covid

Record per l’Export Made in Italy: nel 2021 Cresce del +18,2% e Supera i Livelli Pre-Covid

17 Febbraio 2022 Categoria: Marketing Internazionale

Il 2021 potrà essere archiviato come un’annata da record per l’export Made in Italy, cresciuto del 18,2%, e quindi ben oltre i livelli del 2019, nonostante i colpi di coda di una pandemia che non accenna a cedere del tutto il passo. Lo testimoniano gli ultimi dati diffusi questa mattina dall’ISTAT.

A dicembre 2021 si stima una flessione congiunturale per le esportazioni pari al -1,1% dovuta principalmente al calo delle vendite verso l’area extra Ue (-2,1%), mentre la diminuzione di quelle verso l’area Ue è contenuta (-0,2%). 

Nonostante ciò, la dinamica dell’export nel quarto trimestre del 2021 è comunque positiva nel confronto con il trimestre precedente (+2,4%).

Anche su base annua, a dicembre 2021, rispetto allo stesso mese del 2020, l’export aumenta del 16,2%: la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+20,1%) rispetto ai mercati extra Ue (+12,7%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: prodotti petroliferi raffinati (+82,2%), sostanze e prodotti chimici (+22,5%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+21,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+16,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+12,0%) e macchinari e apparecchi n.c.a. (+6,5%). Sono in calo le vendite di autoveicoli (-1,5%).

Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono Stati Uniti (con un aumento del 32,5%), Germania (+18,1%), Francia (+15,3%), paesi OPEC (+32,0%) e Belgio (+31,4%). Diminuiscono le vendite verso Regno Unito (-10,2%), paesi ASEAN (-7,6%) e paesi MERCOSUR (-3,8%).

Nel complesso del 2021, l’export risulta in forte espansione (+18,2%) e sale a livelli superiori a quelli del 2019. La crescita è più sostenuta verso i paesi Ue (+20,0%) rispetto ai mercati extra Ue (+16,3%), e trainata soprattutto dall’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+26,0%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+14,7%), prodotti petroliferi raffinati (+70,5%), sostanze e prodotti chimici (+19,0%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+19,5%). Solo l’export di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici è in diminuzione (-2,2%).

Per quanto riguarda l’import a dicembre si registra un aumento pari al +7,5%. Lo stesso valore (+ 7,5%) si registra anche nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente. Su base annua l’import registra un incremento tendenziale decisamente positivo (+37,2%), che coinvolge sia l’area Ue (+31,5%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+45,9%). Nel complesso del 2021 l’import è aumentato del 24,7%.

La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +1.103 milioni di euro, in calo rispetto a dicembre 2020 (+6.790). Nell’anno 2021 l’avanzo commerciale si porta a +50.416 milioni (da +63.289 del 2020) mentre l’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +89.452 milioni (era +85.656 nel 2020).

A dicembre 2021 i prezzi all’importazione crescono dello 0,9% su base mensile e del 15,6% su base annua. Il nuovo rialzo congiunturale di dicembre è dovuto in particolare alle dinamiche di beni di consumo e beni intermedi. Nella media del 2021, i prezzi segnano una crescita del 9,0%, la più alta dal 2005, ossia da quando è disponibile la serie storica dell’indice; al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 4,7%.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

Infografica: Morvarid Mahmoodabadi

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