Come le Tecnologie Immersive Possono Essere di Supporto all’Export?

Come le Tecnologie Immersive Possono Essere di Supporto all’Export?

08 Febbraio 2022 Categoria: Digital Export

Le tecnologie immersive possono abbattere molte delle barriere dettate dalla situazione contingente che limita contatti e spostamenti e dunque molte delle attività legate all’export tradizionale, creando anzi nuove opportunità. Scopriamo insieme in che modo.

Le tecnologie immersive rappresentano una nuova frontiera internazionale e possono essere utilizzate dalle imprese, sia per attività B2B che B2C. Queste applicazioni sono molto interessanti quando ci si deve proporre internazionalmente, considerando che la situazione attuale non permette contatti e visite.

Si tratta infatti di tecnologie che consentono di “estendere” la realtà circostante oppure di creare un ambiente totalmente diverso da quello fisico, utilizzando degli strumenti digitali per offrire agli utenti delle esperienze percettive specifiche, che possono indurre la sensazione di essere in un altro posto o comunque in uno spazio completamente diverso.

Grazie ad esse, anche una piccola realtà si può presentare all’estero in modo eccezionale e a costi contenuti rispetto ai sistemi tradizionali, come viaggi e partecipazioni fieristiche.

Ma, esattamente, in che modo queste tecnologie possono essere di supporto all’export?

La realtà virtuale è una tecnologia pervasiva, che può supportare l’internazionalizzazione delle imprese in diverse modalità, ad esempio attraverso installazioni immersive per fiere ed eventi internazionali, content marketing con format virtuali e campagne pubblicitarie in Virtual Reality, siti web, cataloghi e e-commerce virtuali.

Installazioni immersive per fiere ed eventi

Le fiere e il retail sono i più classici strumenti per la promozione e vendita del Made In Italy. La realtà virtuale può innovare radicalmente le modalità di installazione ed esposizione fisica per mezzo di piattaforme virtuali per eventi o padiglioni e stand immersivi, dotati di visori VR o che offrono proiezioni immersive. Il Virtual Tour Interattivo, ad esempio, è un potente modo di comunicare con il pubblico: unisce la consultazione di immagini, video e articoli con l’esplorazione di uno spazio reale o digitale. Grazie all’unione di fotografie a 360° o di una sequenza di video o immagini panoramiche o 3d, si restituisce una riproduzione di spazi ed ambienti più vicina alla realtà. È una piattaforma stratificata e personalizzabile, è utilizzabile sia come riproduzione di spazi reali che virtuali ed è totalmente interattiva.

Immersive Advertising & Content Marketing

Per emergere nella crescente concorrenza online occorrono contenuti ricchi e distintivi. La realtà virtuale è il formato di content marketing emergente nei social media, che abilita ad esempio gli spot in video 360° anche su Youtube e Facebook. Un video immersivo a 360° è una videoregistrazione di una scena reale dove si registra nello stesso tempo in qualsiasi direzione. L’utente durante l’esecuzione del video avrà così la possibilità di scorrere in alto e in basso, a destra e a sinistra foto e video. Il controllo del Video 360 avviene via mouse dal computer o attraverso cellulare sfruttando il giroscopio.

Siti web, cataloghi e e-commerce virtuali

Sono molti gli strumenti a supporto dell’e-commerce virtuale: si va dalla realizzazione di cataloghi 3D dei prodotti che possono aiutare nell’essere più incisivi sui mercati esteri, fino ad applicazioni specifiche a seconda del settore in cui si opera.

Ad esempio, nel mondo della moda, le tecnologie stanno evolvendo fino a consentire ai consumatori di indossare virtualmente capi di abbigliamento. Le soluzioni di “Virtual Try On”, ovvero di “camerino virtuale” integrano le immagini reali riprese dalla telecamera con la realtà aumentata e virtuale.

Nel settore dell’arredamento, del design e dell’immobiliare la realtà virtuale è già diventata un potente strumento di marketing: tour virtuali in showroom e costruzioni, arredamento interattivo, simulato e aumentato.

Intelligenza artificiale a supporto dell’export

Anche le tecnologie dell’intelligenza artificiale stanno rivoluzionando molti settori e possono offrire numerose soluzioni per l’internazionalizzazione delle imprese.

Per esempio, grazie a processi di machine learning si possono raccogliere big data dai consumatori e realizzare analisi predittive e adattare i prodotti agli utenti.

Le tecnologie di intelligenza artificiale stanno abilitando anche l’utilizzo di assistenti virtuali che supportano le vendite su web e nei social media, chat automatizzate (chatbot) che offrono risposte veloci e pronte ai consumatori, servizi vocali per ricerca e acquisti che abilitano l’e-commerce conversazionale.

Le traduzioni automatiche sono un altro importante tool: solo il 5,5% del mondo infatti parla nativamente inglese, ma i clienti cercano prodotti e servizi nella loro lingua e Google premia i risultati nelle lingue locali. Il perfezionamento dei traduttori automatici può avvantaggiare l’internazionalizzazione: un’opportunità per le PMI italiane oggi svantaggiate dalle barriere linguistiche.

Infine, grazie all’analisi dei dati su prezzi, magazzino e domanda, un algoritmo adatta il prezzo del prodotto allo stato del mercato: per il Made In Italy di qualità diventa così possibile aumentare vendite e profitti, riducendo così la pressione sul prezzo tipica dei comparatori dei marketplace.

Come è facile intuire le possibilità sono molteplici ed anche se l’utilizzo di queste tecnologie potrebbe apparire dispendioso, in realtà si tratta di un investimento che a ben guardare potrebbe ridurre invece molti dei costi che si sostengono in un classico percorso di internazionalizzazione, permettendo addirittura di risparmiare e di ottenere risultati più performanti.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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