I tempi peggiori sembrano alle spalle per l’export Made in Italy che si appresta ad archiviare l’anno appena concluso in maniera decisamente positiva: lo conferma l’Istat nel suo ultimo aggiornamento mensile relativo al mese di novembre.
A novembre 2021 l’export si conferma in aumento su base mensile (+2,7%), trainato in particolare dalle vendite di beni intermedi ed energia, sia verso l’aera Ue (+2,4%) che extra Ue (+2,9%).
Nella media degli ultimi tre mesi, la dinamica congiunturale è positiva: nel trimestre settembre-novembre 2021, rispetto al precedente, l’export infatti cresce dell’1,9%.
Su base annua, la crescita dell’export torna ad accelerare (+16,8%, da +7,4% di ottobre) e interessa tutti i settori a eccezione di autoveicoli e prodotti dell’elettronica. Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano: prodotti petroliferi raffinati (+197,9%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+19,8%), sostanze e prodotti chimici (+24,1%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+15,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+6,9%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (+26,5%). Diminuiscono le vendite di autoveicoli (-13,4%) e, in misura lieve, di computer, apparecchi elettronici e ottici (-0,1%).
In particolare, nei primi undici mesi del 2021, la crescita tendenziale delle esportazioni (+18,4%) è dovuta all’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+27,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+15,6%), prodotti petroliferi raffinati (+69,2%), sostanze e prodotti chimici (+18,7%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+20,7%).
La crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+19,9%) rispetto ai mercati extra Ue (+13,4%). Nello specifico, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono Germania (con un aumento del 17,3%), Stati Uniti (+24,4%), Paesi Bassi (+49,2%), Spagna (+21,8%), Francia (+10,0%) e Belgio (+30,7%). Sono in calo le vendite verso Svizzera (-5,7%), Regno Unito (-2,7%), Cina (-3,6%) e paesi ASEAN (-6,8%).
Per quanto riguarda l’import, a novembre 2021 si stima una crescita congiunturale del +1,7% rispetto al mese precedente, dinamica positiva che si conferma anche nel trimestre settembre-novembre 2021, con una crescita del 4,5%, e su base annua, con un incremento tendenziale molto marcato (+27,9%), che coinvolge sia l’area Ue (+21,6%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+37,8%).
La forte crescita tendenziale dell’import è diffusa a tutti i settori, a esclusione degli autoveicoli, e a tutti i principali paesi partner, eccetto il Regno Unito.
I prezzi all’import continuano ad aumentare su base mensile (+0,9%) e ad accelerare su base annua (+15,9%, da +15,3% di ottobre), spinti principalmente dai rialzi dei prezzi di beni intermedi e beni di consumo non durevoli.
La stima del saldo commerciale a novembre 2021 è pari a +4.163 milioni di euro (era +6.864 a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.156 milioni (era +8.497 a novembre dello scorso anno).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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