Il certificato cinese obbligatorio, comunemente noto come marchio CCC, è un marchio di sicurezza obbligatorio per molti prodotti venduti sul mercato cinese. Scopriamo insieme come ottenerlo.

Le certificazioni di qualità sono sempre più indispensabili per operare all’estero. Alcune sono riconosciute a livello mondiale, come le certificazioni ISO, altre sono valide solo per determinati prodotti o in determinati Paesi, come ad esempio il marchio europeo CE.

Prima di iniziare ad esportare è necessario conoscere se il proprio prodotto necessita di certificazioni obbligatorie per entrare in un determinato Paese. Ad esempio, la CCC (China Compulsory Certification), è una certificazione obbligatoria per determinati prodotti nella Repubblica Popolare Cinese.

Introdotta nel 2002 per la standardizzazione della qualità dei prodotti in conformità con quanto richiedono lelinee guida cinesi, è valida sia per i beni importati sia per quelli domestici. Così come accade con il marchio CE, anche senza il marchio CCC alcuni prodotti non possono entrare nel Paese se non marchiati appositamente, sul prodotto stesso o sulla confezione, a seconda della tipologia.

Prodotti soggetti alla CCC

L’AQSIQ (General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine) e il CNCA (Certification and Accreditation Administration) hanno pubblicato la lista in lingua cinese dei prodotti che richiedono l’obbligatorietà della certificazione. I prodotti che ad oggi la richiedono sono (lista non esaustiva):

  • Cavi elettrici
  • Interruttori, dispositivi elettrici di protezione o connessione
  • Apparecchi elettrici a basso voltaggio
  • Attrezzi elettrici
  • Saldatrici
  • Elettrodomestici
  • Impianti audio
  • Apparecchiature per IT
  • Dispositivi d’illuminazione
  • Veicoli a motore
  • Vetri di sicurezza
  • Macchine agricole
  • Dispositivi medici
  • Attrezzature Antincendio
  • Giocattoli.

Come richiedere la certificazione

La certificazione va richiesta dal produttore ad un ente certificatore come la CQC (China Quality Certification Center) o la CCAP (China Certification Centre for Automotive Products) direttamente ed esclusivamente in Cina: non è possibile, infatti, effettuare la pratica in un Paese estero.

La pratica prevede dei test sul prodotto, effettuati in laboratori dedicati in Cina, e delle ispezioni nella fabbrica del produttore da parte di ispettori cinesi.

Il processo può richiedere tra i 6 e i 18 mesi. Una volta ottenuta la certificazione, il produttore è comunque tenuto a superare delle ispezioni annuali pena l’annullamento della certificazione, la quale ha solitamente durata di 4-5 anni.

Il produttore deve tenere in considerazione i costi della certificazione e dell’ispezione: infatti, le spese per il viaggio e l’alloggio degli ispettori cinesi, le tasse per l’ispezione ed i costi per un interprete sono totalmente a carico del produttore, anche in caso di certificazione successivamente rigettata.

A seconda della tipologia di prodotto, varia anche la marcatura CCC, ad esempio:

  • CCC (F): Protezione antincendio
  • CCC (S): sicurezza
  • CCC (EMV): compatibilità elettromagnetica
  • CCC (SeE): compatibilità e sicurezza elettromagnetica.

Una volta ottenuta la certificazione CCC, il produttore deve collegarla al suo codice di fabbrica. I metodi per l’apposizione del marchio CCC variano a seconda della tipologia del prodotto ma possono essere effettuati tramite stampa, fusione, incisione, pressione, laser, adesivi originali rilasciati dal CNCA oppure adesivi stampati dal produttore. Seguendo l’ultima opzione, tuttavia, si va incontro alle difficoltà di una qualsiasi etichetta: infatti, come il marchio CE, anche il CCC deve avere una determinata grandezza, distanziamento dei caratteri e altre caratteristiche determinate dall’ente competente e che possono variare a seconda del prodotto.

L’ottenimento della certificazione è soggetto ai criteri stabiliti dagli standard Guobiao (standard nazionali indispensabili per la procedura di test del prodotto per il mercato cinese) relativi alla tipologia di prodotto. È importante, quindi, che prima di richiedere la certificazione e di progettare l’export verso la Cina, l’azienda produttrice si documenti sui requisiti fondamentali richiesti in termini di qualità dalla Repubblica Popolare Cinese, onde evitare multe e trattenimento della merce in dogana, oppure il rigetto della domanda di certificazione.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Ambra Quadri, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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