Il Sistema Armonizzato, che è il sistema di classificazione doganale utilizzato ovunque nel mondo, verrà aggiornato a partire dal 1° gennaio 2022. Scopriamo insieme quali sono le principali novità.

La classificazione doganale delle merci è uno dei cardini del sistema doganale e, per un’azienda che vuole esportare i propri prodotti all’estero, è indispensabile individuare l’esatto codice doganale.

Per identificare in maniera uniforme le diverse tipologie di prodotto a livello internazionale si è dato vita a un sistema di classificazione doganale di oltre 5,000 categorie di prodotti, organizzati in una struttura di 21 sezioni e 97 capitoli.

Cos’è il Sistema Armonizzato?

Questo sistema, che prende il nome di Sistema Armonizzato (HS – Harmonised System), è stato introdotto nel 1987 dall’organizzazione sovranazionale Custom Cooperation Council, divenuta poi World Custom Organization (WCO).

Tale nomenclatura, adottata ufficialmente da 212 Paesi, territori, unioni doganali ed unioni economiche, consente di identificare lo stesso prodotto negli scambi commerciali tramite una serie di numeri. In particolare, è basato su codici numerici costruiti secondo il metodo della significatività crescente: più numeri sono presenti nel codice, più specifica sarà l’identificazione del prodotto. Tuttavia, la numerazione di base, condivisa in tutto il mondo, è composta solo dalle prime sei cifre.

I codici doganali, dunque, sono composti da una successione di tre coppie di numeri e sono così strutturati:

  • “1 2 _ _ _ _” (prime due cifre): Capitolo
  • “1 2 3 4 _ _” (Capitolo + ulteriori due cifre): Voce doganale (VD)
  • “1 2 3 4 5 6” (VD + ulteriori due cifre): Sistema Armonizzato (SA)

Oltre la sesta cifra, è lasciata piena discrezionalità ai singoli Paesi di aggiungere cifre al codice di SA in modo da rispondere ad esigenze interne di mercato e di statistica. È per tale motivo che, spesso, i codici a più di sei cifre che gli operatori riportano sui documenti commerciali non vengono riconosciuti o accettati in tutte le cifre dai clienti stabiliti in Paesi terzi: quando ciò avviene (il cliente non accetta il codice identificato o, al contrario, il codice suggerito dal fornitore extra-UE non corrisponde ad alcun codice UE), è opportuno ricordare (e, se del caso, comunicare al cliente) che i codici dovrebbero essere uguali esclusivamente nelle prime sei cifre.

Dal 1 gennaio 2022 si applicherà la nuova edizione del Sistema Armonizzato

Questa nomenclatura viene aggiornata ogni cinque anni: l’ultima edizione è entrata in vigore nel 2017, dunque dal 1° gennaio 2022 si adotterà una nuova versione che introdurrà 351 modifiche consistenti principalmente nel riconoscimento dei nuovi prodotti frutto del progresso tecnologico degli ultimi anni, e quindi nella creazione di nuove voci e sottovoci, o nell’eliminazione di quelli oggetto di bassi volumi di scambi e quindi nell’eliminazione di alcune altre.

Tra le modifiche consistenti nel riconoscimento di nuovi prodotti, ricordiamo la creazione di una sottovoce ad hoc per i veicoli aerei senza equipaggio, meglio conosciuti come droni (voce doganale “VD” 8806 e 88.07 per le relative parti), per i nuovi prodotti a base di tabacco e nicotina (VD 2404), per gli insetti edibili (sottovoce 041010), per i rifiuti elettrici ed elettronici (VD 8549).

La sottovoce 851712 è stata eliminata e sostituita dalle sottovoci 851713 e 851714 relative la prima agli smartphone, e la seconda ad altri telefoni per reti cellulari o per altre reti senza filo.

Sono state create la nuova voce 8485 e le sottovoci da 848510 a 848590 per le macchine per la produzione additiva (stampanti 3D); la sottovoce 842870 per i robot industriali e la 854340 per le sigarette elettroniche.

I moduli display a schermo piatto saranno classificati come un prodotto a sé stante (VD 8524), il che semplificherà la classificazione eliminando la necessità di identificare l’uso finale.

Si segnala inoltre l’introduzione di molte nuove sottovoci per i beni dual use che potrebbero essere deviati per usi non autorizzati, come i materiali radioattivi e le cappe di sicurezza biologica, nonché per gli articoli necessari per la costruzione di ordigni esplosivi improvvisati, come i detonatori.

Sono stati aggiornati anche i beni specificamente controllati in base a varie Convenzioni. Per esempio, l’edizione 2022 introduce nuove sottovoci per sostanze chimiche specifiche controllate ai sensi della Convenzione sulle armi chimiche, per alcune sostanze chimiche pericolose controllate ai sensi della Convenzione di Rotterdam, per alcuni inquinanti organici persistenti (POP) controllati ai sensi della Convenzione di Stoccolma e le sostanze controllate in virtù degli emendamenti di Kigali al protocollo di Montreal che riducono lo strato di ozono.

Le modifiche, tuttavia, non si limitano alla creazione di nuove disposizioni specifiche per vari beni. Gli emendamenti includono anche un chiarimento dei testi per garantire un’applicazione uniforme della nomenclatura del SA. La WCO ha reso pubbliche sul proprio sito internet le tabelle di correlazione necessarie tra l’attuale edizione 2017 e la nuova edizione del SA mentre sta lavorando all’aggiornamento delle note esplicative, i pareri di classificazione, l’indice alfabetico e il database online del SA.

Nomenclatura Combinata europea e Sistema Armonizzato

È opportuno sottolineare, inoltre, che la Commissione europea aggiorna annualmente i codici di Nomenclatura Combinata che gli operatori UE devono utilizzare per le esportazioni e per le cessioni intra-UE.

La Nomenclatura Combinata contiene le voci doganali (VD, 4 cifre), le sottovoci (6 cifre) e le nomenclature combinate (NC, 8 cifre), nelle quali trovano classificazione le merci oggetto di scambi internazionali.

L’ultimo aggiornamento, ovvero il regolamento di esecuzione (UE) 2021/1832, che modifica l’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica e alla Tariffa Doganale Comune, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 385 del 29 ottobre 2021 e a sua volta entrerà in vigore il 1° gennaio 2022 ricomprendendo al suo interno anche le 351 modifiche apportate al Sistema Armonizzato.

Entro il 1° gennaio 2022, dunque, le imprese dovranno prendere atto delle modifiche apportate, rivedere le proprie schede prodotto ed, eventualmente, aggiornarle; qualora non dovessero avvenire i dovuti adattamenti, si potrebbe incorrere in eventuali sanzioni, anche penali, o restrizioni all’import o all’export.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Roberta Russo e Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it

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