A settembre e ad agosto flette l’export Made in Italy verso i Paesi extra Ue: lo dice l’ultimo rapporto dell’Istat pubblicato questa mattina. La buona notizia, però, è che la dinamica congiunturale delle esportazioni si mantiene comunque positiva sia nel trimestre luglio-settembre 2021 (+2,3%) che su base annua (+5,1%).
A settembre 2021 si stima, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra UE27 , un calo congiunturale delle esportazioni pari al -1,1%. La flessione su base mensile dell’export è dovuta al calo delle vendite di beni intermedi (-6,6%) mentre sono in aumento quelle di energia (+24,0%), beni di consumo durevoli (+0,8%) e non durevoli (+0,1%).
Tuttavia, anche nel terzo trimestre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export aumenta del 2,3%, per effetto soprattutto delle maggiori vendite di beni strumentali (+6,8%) e beni di consumo durevoli (+1,4%).
A settembre 2021, l’export cresce su base annua del 5,1%. L’aumento è diffuso - seppure con diversa intensità - a tutti i raggruppamenti principali di industrie (è particolarmente elevato per energia +103,9%) e riguarda quasi tutti i principali partner commerciali extra Ue. Al netto delle movimentazioni occasionali di elevato impatto (vendite di mezzi di navigazione marittima) registrate a settembre dello scorso anno, la crescita tendenziale dell’export risulta pari al 9,1%.
A settembre 2021 si rilevano aumenti su base annua dell’export verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27; i più ampi riguardano Paesi OPEC (+19,4%), paesi MERCOSUR (+15,0%), Turchia (+10,0%) e Cina (+7,6%). Diminuiscono le vendite verso Svizzera (-10,4%), Giappone (-8,9%), Stati Uniti (-2,6%) e Regno Unito (-0,5%).
Per quanto riguarda le importazioni, a settembre 2021 sono cresciute dello +0,6% rispetto al mese precedente. L’aumento congiunturale è determinato da energia (+12,5%) e beni di consumo non durevoli (+7,0%); sono in diminuzione gli acquisti di beni intermedi (-6,8%), beni di consumo durevoli (-4,6%) e beni strumentali (-3,5%).
Nel terzo trimestre 2021, l’import registra un incremento congiunturale del 7,3%, cui contribuiscono tutti i raggruppamenti principali di industrie e, in particolare, energia (+12,5%) e beni intermedi (+7,4%).
Su base annua l’import segna una crescita tendenziale decisamente sostenuta (+32,9%), con incrementi per tutti i raggruppamenti, i più marcati per energia (+102,4%) e beni di consumo durevoli (+49,8%). Il forte incremento su base annua dell’import è spiegato per oltre i due terzi dagli aumenti degli acquisti di energia e di beni intermedi.
Gli acquisti da Paesi ASEAN (+56,2%), Russia (+53,4%), Cina (+52,0%) e India (+51,1%), registrano incrementi tendenziali particolarmente ampi. Le importazioni dagli Stati Uniti (-9,0%) e dal Regno Unito (-0,1%) risultano in calo.
La stima del saldo commerciale a settembre 2021 è pari a +1.671 milioni, in calo rispetto a settembre 2020 (+5.273). Diminuisce anche l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +6.957 milioni per settembre 2020 a +5.075 milioni per settembre 2021).
Fonte: a cura di Exportiamo, di Miriam Castelli, redazione@exportiamo.it
Infografica: Morvarid Mahmoodabadi
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