Il Regno Unito ha deciso di prorogare alcune scadenze previste dalla Brexit nei prossimi mesi. In particolare, sono stati rimandati a metà del prossimo anno (al 1° luglio 2022 e non più al 1° gennaio 2022), i controlli ai punti di ingresso frontalieri (BCP) e quelli sui certificati sanitari e fitosanitari.

Alcuni prodotti subiranno una variazione dei requisiti all’importazione nel Regno Unito a partire dal 1° luglio 2022. Sebbene non validi per tutte le categorie di prodotto indicate, in linea generale i nuovi requisiti saranno tuttavia i seguenti: certificazione sanitaria e fitosanitaria, ingresso attraverso un posto di controllo frontaliero, pre-notifica all’autorità doganale inglese sui nuovi sistemi informatici.

Esaminiamo nello specifico cosa prevede la normativa attuale in base alle specifiche categorie di prodotto.

Prodotti biologici

Alimenti e mangimi certificati biologici in UE saranno riconosciuti come tali anche nel Regno Unito fino al 31 dicembre 2023. La stessa data viene fissata per il riconoscimento da parte dell’Unione Europea degli stessi prodotti provenienti dal Regno Unito. D’altro canto, per entrare nel Regno Unito questi beni dovranno essere accompagnati da un certificato d’ispezione (COI). Quest’ultimo dovrà riportare la certificazione del lotto e una tracciabilità chiara.

Prodotti di origine animale (POAO)

In questa categoria rientrano tutti i prodotti animali, cibi e bevande, destinati al consumo umano, per esempio carne, uova, latticini, mieli e gelatine. È richiesta una licenza o un’autorizzazione all’importazione per questi prodotti in assenza di un certificato sanitario dello stesso.

Alimenti e mangimi ad alto rischio non di origine animale (HRFNAO), SOA, Animali Vivi e Prodotti Germinali

I requisiti per l’importazione di HRFNAO prevedono la pre-notifica da parte dell’importatore sul sistema IPAFFS. Tali prodotti dovranno altresì essere accompagnati da un certificato sanitario e potranno entrare nel Regno Unito solo da un posto di controllo frontaliero. Stesse richieste saranno avanzate per l’importazione nel Regno Unito di prodotti SOA (Sottoprodotti di origine animale). I prodotti germinali e gli animali vivi, oltre a dover passare obbligatoriamente da un posto di controllo frontaliero, saranno entrambi soggetti a controlli di identità e fisici. Le importazioni nel Regno Unito di tutte queste categorie di prodotto necessitano, oltre che del certificato sanitario, anche di una licenza di importazione e di un documento commerciale.

Piante e prodotti vegetali

Solo i prodotti vegetali non regolamentati (ananas, kiwi, frutto della passione, cocco, ecc.) non saranno soggetti ad alcun controllo sanitario. Mentre le piante e i prodotti vegetali regolamentati dovranno avere un certificato fitosanitario. Non solo, le piante dovranno essere pre-notificate all’autorità inglese competente prima dell’importazione delle stesse. Saranno poi soggette ad controllo fisico, oltre che dei documenti, dell’etichettatura, del packaging e del mezzo di trasporto.
Per le piante e i prodotti vegetali ad alta priorità, i controlli fisici e d’identità dovranno avvenire nei punti di controllo frontalieri (BCP) e non più a destinazione. I beni che appartengono alla lista ad alta priorità includono: tutte le piante per la semina, tuberi (incluse le patate), semi, alcuni tipi di legname e prodotti in legno, macchinari agricoli e forestali usati. Anche per queste tipologie di piante è necessario presentare il certificato fitosanitario e una pre-notifica sul sistema informatico PEACH.

Pesce

Anche il pesce destinato al consumo umano dovrà essere accompagnato all’ingresso nel Regno Unito da un certificato fitosanitario e dovrà entrare necessariamente da un punto di controllo frontaliero. Inoltre, ricordiamo che già da gennaio 2021 l’importatore di pesce nel Regno Unito deve presentare dei documenti specifici alla dogana portuale, inclusa la dichiarazione doganale di importazione, pagare l’IVA e in caso di specie sensibili e dalla pesca legalmente limitata è richiesto il documento CITES.

Vino

Nonostante a luglio 2021 il governo britannico avesse annunciato di voler rimuovere i requisiti di certificazione VI-1 per tutto il vino importato, in particolare dall’UE, negli ultimi giorni ha invece richiesto che tutti i vini importati nel Regno Unito dall’Unione Europea siano provvisti della suddetta certificazione VI-1 dal 1° luglio 2022.

Prodotti composti

Si tratta di quei prodotti che contengono sia i prodotti trasformati di origine animale per il consumo umano, sia prodotti vegetali che sono usati come uno degli ingredienti principali. Come esempio riportiamo le lasagne, le creme liquorose, i pasticci di maiale. Per essere considerati tali, i prodotti devono contenere carne lavorata oppure un minimo del 50% di latte o latticini, uova o prodotti ittici. Se invece questi prodotti compositi sono fatti con miele, gelatina o lumache devono seguire dei trattamenti in linea con la regolamentazione inglese e se questi costituiscono più del 50% del prodotto devono riportare un certificato sanitario. Prima dell’importazione è necessaria una pre-notifica sul sistema informatico IPAFFS.

Attualmente queste sono le disposizioni vigenti, ma dal momento che il governo britannico non ha ancora definito totalmente e in maniera certa le scadenze e le certificazioni da presentare alla dogana, tutti gli esportatori sono comunque tenuti a prestare attenzione alle eventuali successive comunicazioni da parte del governo inglese.

Fonte: a cura di Exportiamo, di Ambra Quadri, redazione@exportiamo.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
  • made in italy

Hai un progetto Export? Compila il Form

Pubblicità
  • Simest
  • made in italy