Grande interesse e attenzione per la missione istituzionale/promozionale dell’Ambasciata d’Italia e di ICE Agenzia programmata ad Aqaba, sulla costa giordana affacciata sul Mar Rosso, nei giorni 6 e 7 giugno 2021.
Tra i vari incontri realizzati, l’Ambasciatore Cassese ha avuto modo di incontrare Nayef Bakhit, il chief Commissioner di ASEZA, la Aqaba Special Economic Zone Authority.
A conferma del fatto che il Made in Italy continua ad essere riconosciuto come sinonimo di alta qualità, design e innovazione, mantenendo una posizione di privilegio nei gusti e nelle scelte di acquisto ed utilizzo, focus dell’incontro è stata l’individuazione delle modalità di cooperazione tra ASEZA e la parte italiana nel campo dello sviluppo dell’industria alimentare, farmaceutica e dell’energia solare, con l’obiettivo di prevedere, tra le altre azioni, degli “opportunity days” ad Aqaba per attirare investitori dall’Italia, oltre all’organizzazione di giornate turistiche e culturali coinvolgendo tour operator italiani per favorire una ripresa degli incoming dei turisti italiani ad Aqaba e non solo.
Il Porto di Aqaba, l’unico del Paese, gode di una posizione vantaggiosa che gli ha permesso di diventare, anche a seguito dell’instabilità in Iraq, un vero e proprio “hub” per l’intera regione, soprattutto per il traffico dei containers e ricopre pertanto un ruolo strategico nei programmi di sviluppo del Regno. La Zona Economica Speciale di Aqaba si conferma un centro economico strategico della Giordania: oltre a una serie di incentivi in ambito doganale e fiscale (ad esempio quasi totale assenza di imposte commerciali a fronte del 16% nel resto del Paese) che si applicano alla Zona Economica Speciale, infatti a partire dal 2004 l’Aqaba Development Corporation (di proprietà dell’ASEZA per il 51% e del Governo per il 49%) promuove e partecipa a progetti di investimento tramite la partnership pubblico-privato.
La ASEZA è strategicamente situata al crocevia di quattro paesi, si estende sul bordo settentrionale del Mar Rosso, su una superficie di 375 kmq nell’estremo sud del Regno Hascemita di Giordania e un lungomare lungo 27 km, confinando con il Regno dell’Arabia Saudita, Israele e le acque territoriali della Repubblica Araba d’Egitto. La regione ha conosciuto uno sviluppo notevole nei 20 anni dalla creazione della ZES, trasformandosi da piccola città costiera e unico porto del regno a centro avanzato a livello regionale mediorientale, offrendo importanti servizi di logistica e trasporto multimodale.
Secondo le elaborazioni ICE sui dati dell’Osservatorio Economico MAECI, nel 2020 l’Italia è risultato l’ottavo paese fornitore della Giordania per un valore pari a 449 mln € con una quota pari al 3% mentre nel mese di gennaio 2021 tale quota è scesa al 2,7% portando l’Italia al decimo posto, con un import dall’Italia pari a 66,8 mln €. I dati di gennaio 2021 mostrano che i principali prodotti italiani importati dalla Giordania sono metalli di base e prodotti in metallo, macchine e apparecchi elettrici, prodotti alimentari, bevande e tabacco, articoli in gomma e materie plastiche.
Per ogni approfondimento sulle opportunità del mercato giordano, iracheno e palestinese, è possibile contattare l’ufficio ICE di AMMAN all’indirizzo amman@ice.it.
Fonte: a cura della Redazione di Exportiamo, redazione@exportiamo.it
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